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Sinner sogna in grande a Torino: a separarlo dalla finale c’è la sua ex bestia nera Medvedev

Jannik Sinner
Jannik Sinner - FOTO FITP

Se fino a pochi mesi fa per Medvedev era quasi un piacere sfidare Sinner, visto il netto 6-0 nei precedenti, nel giro di pochi mesi la situazione si è capovolta. Pur essendo il russo ancora saldamente al comando, è stato sconfitto in finale sia a Pechino che a Vienna. Ciò che desidera è dunque prendersi la rivincita, come ha già annunciato in conferenza stampa, ma non sarà affatto facile contro questa versione di Jannik, unico giocatore ancora imbattuto a Torino, che scenderà in campo con i favori del pronostico per un posto in finale.

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Il numero uno d’Italia ha avuto un percorso netto fin qui, con sole vittorie, ma non si può dire che abbia passeggiato. Al contrario, ha trascorso in campo molto più tempo di Medvedev (7 ore e 5 minuti contro 4 ore e 36 minuti), spaventando anche il pubblico per un possibile infortunio alla schiena che si è invece rivelato sotto controllo. Dopo il successo all’esordio ai danni di Tsitsipas, Sinner ha vinto una battaglia di tre ore contro Djokovic e poi un’altra di due ore e mezza contro Rune. Tra i record stabiliti spiccano la prima semifinale raggiunta da un tennista italiano alle Atp Finals e quota 6.000 punti in classifica superata (sempre il primo italiano a farcela).

Medvedev invece ha staccato il pass per le semifinali già dopo le prime due giornate, in cui ha ottenuto altrettanti successi in due set ai danni di Rublev e Zverev, per poi “mollare” contro Alcaraz. Pur avendoci provato – lui stesso in conferenza stampa ha detto di aver giocato meglio che contro Zverev – si è accorto di non aver troppe chance ed ha finito per accontentarsi del secondo posto, evitando così anche Djokovic. Medvedev arriva dunque all’appuntamento reduce da una sconfitta, ma anche con due ottime prestazioni nelle prime giornate che lo rendono un giocatore da non sottovalutare.

Lo sa bene Sinner, chiamato a prendere quanto di buono fatto a Pechino e a Vienna e ripeterlo, così come a prendere ciò di meno buono ed evitarlo, in modo da perfezionare anche gli ultimi dettagli. Un ruolo significativo lo avrà sicuramente il serve&volley, soluzione attuata a più riprese da Jannik in Cina e quasi del tutto snobbata in Austria. Con ogni probabilità, l’azzurro tornerà a sfruttarla visto che su un campo così veloce andare a rete a chiudere il punto potrebbe rivelarsi un’arma letale, specialmente dopo un servizio efficace. Se Sinner ha il vantaggio di sapere come battere il suo avversario visto che l’ha fatto di recente, Medvedev ha dal lato suo una grande voglia di riscatto e venderà sicuramente cara la pelle pur di evitare il terzo ko di fila.

Per quanto riguarda i precedenti, come già ricordato, Medvedev conduce 6-2 ma nonostante ciò partirà sfavorito. Sinner è infatti agevolato dalle condizioni di gioco e potrà contare sul sostegno dei 15mila del Pala AlpiTour, che per l’occasione si tingeranno di arancione. Medvedev ha invece più esperienza, nel circuito Atp e nel Master di fine anno, che ha vinto nel 2020 a Londra, sfiorando poi il bis l’anno seguente proprio a Torino.

Per Sinner, al contrario, si tratta di una prima volta dato che nel 2021 subentrò come riserva a Berrettini, giocando solamente due partite. Curiosamente, in quell’edizione fu sconfitto proprio da Medvedev, che si assicurò al tie-break del terzo set un incontro inutile ai fini del girone visto che i giochi erano già stati fatti. Non si può dunque dire che manchino i presupposti per assistere ad un match avvincente e dall’esito tutt’altro che scontato. Il pubblico di Torino proverà a spingere Sinner verso un risultato storico, mentre Medvedev tenterà di rovinare i piani e di centrare la terza finale in carriera alle Finals. Chi vincerà? L’appuntamento per scoprirlo è alle ore 14:30.

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