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ATP Finals Torino 2023: Djokovic cerca la semifinale, la riserva Hurkacz prova a rovinargli la festa

Novak Djokovic
Novak Djokovic - Foto Ray Giubilo

Tennis e matematica. Le ATP Finals vanno così, tante emozioni e sfide di altissimo livello tra i migliori giocatori al mondo e contemporaneamente calcolatrici alla mano per avere chiare tutte le combinazioni in ottica passaggio del turno. E il caso anche del Girone Verde di quest’anno, dove sono in tre a contendersi la qualificazione alle semifinali nella giornata di giovedì. Jannik Sinner scende in campo ancora in sessione serale, quando già saprà di cosa avrà bisogno per conquistare un posto tra i primi quattro del torneo.

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Sì, perché alle 14:30 a scendere in campo saranno Novak Djokovic e Hubert Hurkacz. Il serbo nonostante la sconfitta al fotofinish contro l’altoatesino ha ancora il destino ampiamente nelle proprie mani e con una vittoria in due set si garantirebbe l’accesso alle semi. Le cose, invece, rischierebbero di complicarsi per lui in caso di vittoria in tre parziali di gioco o addirittura sconfitta. Ragion per cui, nonostante le sei ore di fatica accumulate nelle due battaglie che lo hanno gi visto protagonista, ci sono pochi dubbi che il serbo si farà trovare pronto all’impegno con un solo obiettivo ben chiaro in testa: la vittoria.

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Di fronte si troverà un Hurkacz che è arrivato lo scorso fine settimana a Torino per svolgere il suo ruolo da riserva e con un Tsitsipas apparso tutt’altro che al 100% sin dagli allenamenti pre-torneo, la sua presenza non sorprende poi molto. E probabilmente non fa sorridere neanche troppo Djokovic, perché quella di Torino in questi giorni è sembrata una superficie davvero rapidissima, e per un Nole che ha faticato in risposta sia contro Rune che contro Sinner, trovarsi un battitore come Hurkacz – tra i migliori del circuito – non è la migliore delle notizie. In più, ‘Hubi’ ha mancato di un soffio la qualificazione alle Finals ed è stato protagonista di un ottimo autunno che lo ha visto trionfare a Shanghai per la seconda volta in un Masters 1000, più la finale raggiunta a Basilea e i quarti a Parigi-Bercy.

Detto ciò, i precedenti non possono essere messi da parte e recitano 6-0 in favore del campione di Belgrado, il quale possiede innumerevoli armi in pù rispetto al suo avversario. Ma vale la pena sottolineare come il match più lottato tra i due – e deciso al tie-break del terzo set – venne giocato due anni fa a Bercy su una superficie simile. D’altronde, se Hurkacz ha una possibilità di lottare contro Nole, è in circostanze simili e lo sanno entrambi. Le motivazioni per forza di cose non potranno essere a mille, dato che scenderà in campo ben consapevole di non poter superare il turno. Ma, oltre alla voglia di ben figurare, ci sono comunque in palio montepremi e punti per il ranking che di certo non fanno mai male. E poi chissà, magari potrebbe fare un piccolo favore a Jannik, uno dei suoi migliori amici sul circuito…..

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