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Australian Open 2023: Rybakina-Sabalenka è la miglior finale possibile, finisce il sogno di Azarenka e Linette

Elena Rybakina
Elena Rybakina - Foto Ray Giubilo

La finale femminile dell’Australian Open 2023 sarà Rybakina-Sabalenka e, onestamente, non si poteva chiedere di più. A contendersi il titolo a Melbourne saranno due delle migliori giocatrici del mondo, sicuramente tra le più in forma e potenzialmente più forti e dominanti negli anni a venire. Nonostante le semifinali promettessero bene, in realtà c’è stato poco equilibrio visto che Elena e Aryna si sono dimostrate troppo più forti e hanno conquistato la vittoria in due set. Non si può dire che abbiano passeggiato – entrambe hanno dovuto disputare un tie-break – ma nessuna delle due ha mai corso grossi rischi né ha mai dato l’impressione di non essere in controllo delle operazioni. Andiamo quindi a ripercorrere insieme ciò che è accaduto in questa undicesima giornata dell’Happy Slam.

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La prima giocatrice a qualificarsi per la finale è stata Elena Rybakina, capace di sconfiggere Vika Azarenka per 7-6 6-3. Dopo aver giocato spesso nella sessione diurna, la kazaka si è ritrovata in campo la sera ma è stata brava a gestire le condizioni diverse, imponendosi dopo un’ora e tre quarti di gioco. Nonostante nel complesso sia stata la migliore giocatrice in campo, in alcuni frangenti ha rischiato di essere sopraffatta dalla sua avversaria, che ad esempio nel primo set ha avuto tre palle break per andare a servire sul 6-5. Rybakina però se l’è sempre cavata ed ha potuto festeggiare la sua seconda finale negli ultimi tre slam disputati.

Certa del debutto in Top 10 (e dunque del best ranking), che sarebbe dovuto arrivare già la scorsa estate ma il torneo di Wimbledon non assegnava punti, proverà a concedere il bis e lasciare il segno anche in Australia. Malgrado qualche difficoltà con la seconda palla, Elena ha servito bene anche oggi, con il 76% di punti vinti con la prima e 9 ace scagliati. Un aspetto fondamentale anche in finale, dove se la vedrà contro la favorita numero uno del torneo.

Tra Rybakina e Sabalenka ci sono tre precedenti, tutti vinti dalla bielorussa in tre set. Essendo tuttavia un match che mette in palio un trofeo, il passato conta relativamente. Menzione d’onore infine per Azarenka, che perde la prima semifinale in carriera in uno slam sul veloce (aveva vinto le cinque precedenti) e vede terminare un torneo da sogno in cui ha dimostrato di potersela giocare eccome con le migliori giocatrici al mondo. Il suo nuovo ranking di numero 16 non è che un punto di partenza in vista di un 2023 in cui potrà togliersi parecchie soddisfazioni.

Se Rybakina è arrivata in finale dopo aver sconfitto nel suo percorso la numero uno al mondo Iga Swiatek, principale favorita della vigilia, Aryna Sabalenka ha avuto un cammino più semplice. Ha infatti dovuto superare solamente due teste di serie (Mertens e Bencic), ma è stata brava a rispettare il pronostico e soprattutto a piegare la resistenza di giocatrici estremamente in forma come Vekic e Linette. Un fattore non da poco per la bielorussa, che in passato era spesso arrivata vicino a una finale slam ma le era sempre mancato l’ultimo passo. A Melbourne ha invece dimostrato di essere finalmente pronta e ci è riuscita, sfoderando una solidità invidiabile.

Emblematica la semifinale contro Magda Linette, in cui dopo un primo set equilibrato è salita in cattedra nel tie-break, alzando il livello e vincendolo per 7-0, mentre nel secondo non ha lasciato scampo all’avversaria. Per lei si tratta della decima vittoria in stagione dopo il titolo ad Adelaide con un bilancio di 20 set vinti (!) e zero persi. Sabalenka, certa del ritorno alla seconda posizione del ranking Wta e fresca della prima finale in carriera in un major, vorrà ora completare un avvio di stagione perfetto con un successo in finale. Se i numeri e il suo tennis pieno di vincenti giocano a suo favore, non bisognerà sottovalutare l’aspetto psicologico. Rybakina ha infatti già giocato (e vinto) una finale slam, mentre per Aryna sarà la prima volta. Fatto sta che rispetto a dodici mesi fa, quando commetteva doppi falli a ripetizione e uscì di scena agli ottavi contro Kanepi, Aryna è una giocatrice completamente diversa.

Si ferma a un passo da un risultato storico invece Magda Linette, che a Melbourne ha disputato il miglior torneo della sua carriera e ha portato in alto i colori della Polonia nonostante le eliminazioni premature di Swiatek e Hurkacz. Contro Sabalenka ha potuto fare ben poco, ma è comunque uscita a testa alta dopo un’ora e mezza di gioco con il punteggio di 7-6 6-2. A partire da lunedì sarà numero 22 del mondo e si candida assolutamente a fare bene nel 2023.

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