Ginnastica artistica

Mondiali Ginnastica artistica 2023, splendida Italia maschile: vola in finale e torna ai Giochi dopo 12 anni

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Italia - Foto Ferraro/FGI

I Mondiali di Anversa di ginnastica artistica si aprono nel migliore dei modi per la spedizione azzurra. La squadra maschile con una splendida prova in qualificazione riesce a conquistare il duplice obiettivo che ci si era prefissati alla vigilia: l’accesso alla finale e soprattutto il pass per i Giochi di Parigi 2024. I nostri ci riescono alla grande, chiudendo l’ultima suddivisione con un punteggio totale di 248.796 che vale il sesto posto assoluto dietro a Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Germania. L’Italia maschile, composta in Belgio da Yumin Abbadini, Lorenzo Casali, Matteo Levantesi, Mario Macchiati e Nicola Bartolini, torna ai Giochi dopo 12 anni. Abbadini e Casali conquistano anche l’accesso alla finale dell’All-Around individuale, mentre Levantesi riesce a conquistarsi un posto per l’atto conclusivo alle parallele. Peccato per Bartolini, rimasto fuori di due dalla finale del corpo libero; seconda riserva sarà anche Abbadini alla sbarra.

“Ce l’abbiamo fatta, è stata difficile, abbiamo superato tutti i nostri problemi ed è un risultato indescrivibile”, afferma Nicola Bartolini. “Siamo forti, abbiamo avuta una crescita esponenziale sia a livello individuale che di squadra. La Federazione ci ha aiutato a preparare ogni gara nel mimimo dettaglio. La mia priorità è sempre stata qualificare questa squadra ai Giochi”, aggiunge.

“Davvero qualcosa di inaspettato ma lavoro c’era ed ero pronto a presentare questo esercizio. L’esecuzione è arrivata e ora mi godrò questa finale Mondiale e magari sogno un po’”, dice Matteo Levantesi. “Sono salito in pedana senza pensare troppo, senza troppe preoccupazioni, consapevole di poter fare un buon esercizio”, afferma Abbadini.

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I CONVOCATI DELL’ITALIA

LA GARA – La prova dei nostri inizia dalla prima rotazione al corpo libero, con Yumin Abbadini che apre la giornata con uno score di 13.533 (scartato) anche caratterizzato da una penalità di tre decimi. Macchiati fa segnare un 13.633, mentre Casali nonostante due fasciature al piede dopo un problema avuto in allenamento chiude con 13.600. Il punteggio migliore lo porta l’ex campione del mondo Nicola Bartolini con un 14.400 che porta l’Italia a chiudere con 41.633 questa prima fase.

Per la seconda rotazione ci si sposta al cavallo, storicamente l’esercizio più complicato per i nostri. Ci si affida soprattutto a Yumin Abbadini, che infatti conquista il miglior punteggio per la nostra squadra con un 13.500 che avrebbe meritato forse qualcosa in più. 13.200 per Macchiati e Casali, 12.933 (scartato) per Bartolini. Un 39.900 totale che porta l’Italia a 81.533.

Qualche brivido agli anelli, quando Abbadini non esegue l’uscita e per almeno qualche minuto si vede assegnato uno zero. Per fortuna i giudici riconoscono un errore tecnico e gli permettono di risalire in pedana per ripetere l’esercizio. Alla fine il suo 13.400, combinato con il 13.566 di Casali e il 13.100 di Macchiati porta a scaratare il pessimo 12.330 di Matteo Levantesi che aveva commesso un paio di errori importanti.

La svolta per l’Italia arriva dalla rotazione al volteggio, dove i nostri fanno uno meglio dell’altro. 15.66 per Bartolini, 14.566 per Casali e 14.500 per Macchiati: la nostra Nazionale dopo quattro rotazioni è a un punteggio di 165.431. Alle parallele consolidano la propria media gli azzurri, anche grazie a uno straordinario Matteo Levantesi che si fa perdonare l’errore precedente con un 42.999 che vale anche la finale di specialità. Ormai Parigi è a un passo e alla sbarra l’importante è amministrare il vantaggio. Si trema quando Levantesi cade, ma realizza comunque un punteggio che non avrebbe in ogni caso compresso la qualificazione. Gli altri tre azzurri fanno meglio e si chiude con uno splendido 40.366 e un totale di 248.796.

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