
Prima gioia in Serie A per il duo Criscito-Murgita. Decidono Malinovskyi e il colpo di testa al 92’ del difensore norvegese.
Nella settimana più difficile della sua recente storia, il Genoa trova il modo migliore per rialzarsi: la prima vittoria in Serie A, arrivata all’ultimo respiro contro il Sassuolo.
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Finisce 2-1 al Mapei Stadium, con il gol decisivo al 92’ di Leo Ostigard, che regala tre punti pesantissimi al nuovo tandem tecnico Criscito-Murgita, all’esordio in panchina dopo giorni di caos societario e tecnico.
Un primo tempo d’assalto: Malinovskyi apre le danze
I rossoblù partono con un 3-5-2 coraggioso, affidandosi in attacco al duo Vitinha-Colombo, e dominano in avvio.
Dopo un paio di occasioni clamorose divorate proprio dai due attaccanti, al 18’ arriva il vantaggio: su un corner respinto corto da Muric, Ruslan Malinovskyi trova un sinistro perfetto dal limite che vale l’1-0.
Il Genoa spinge ancora, sfiora il raddoppio con Vitinha e tiene il pallino del gioco fino alla mezz’ora, quando il Sassuolo si risveglia con un paio di tentativi di Pinamonti e Koné. Colombo spreca altre due ghiotte chance per il 2-0, e si va così al riposo sull’1-0, con il Grifone padrone del campo ma poco cinico.
Berardi risponde, ma nel finale gioia rossoblu
Il Sassuolo cambia marcia nella ripresa e pareggia subito: al 52’ Domenico Berardi, ancora lui, segna in scivolata sugli sviluppi di un corner, trovando la rete numero 150 in maglia neroverde.
La squadra di Grosso prende fiducia e sfiora il ribaltone con Thorstvedt, ma Leali salva il risultato.
Nel finale, il duo Criscito-Murgita cambia tutto: fuori Malinovskyi e Colombo, dentro forze fresche e un modulo più coperto (4-4-2). Entra anche Gronbaek, finora oggetto misterioso del mercato estivo, e il Genoa torna a crederci.
Al 92’ la svolta: sugli sviluppi di una punizione, Ostigard stacca più in alto di tutti e insacca di testa il gol del 2-1. Il VAR convalida e la panchina rossoblu esplode.
Classifica e prospettive
Con questa vittoria, il Genoa sale a 6 punti, agganciando il Pisa e scavalcando Verona (5) e Fiorentina (4), ora ultima in classifica.
Il Sassuolo, invece, resta fermo a 13, frenato da un secondo tempo opaco e da cambi poco efficaci.
Una notte di respiro e orgoglio per il Grifone, che sotto la guida di Criscito e Murgita ritrova compattezza, coraggio e la gioia dei tre punti.
