
Itas Trentino volley - Foto Duilio Della Libera/IPA Sport
Trento domina gara3 contro la Lube Civitanova e si porta in vantaggio nella finale Scudetto della Superlega 2024/2025 di volley maschile. In una serie che fin qui ha confermato il fattore campo (zero set vinti in trasferta), l’Itas prosegue il trend e vince 3-0 (25-22, 25-18, 25-18) al termine di un incontro praticamente mai in discussione. La serie ora si sposta nelle Marche per gara4 (mercoledì 7 maggio ore 20:30), in cui i gialloblù avranno a disposizione il primo match ball per chiudere e laurearsi campioni d’Italia. Medei però si aspetta una reazione d’orgoglio dei suoi, che oggi non sono praticamente mai entrati in partita.
In casa trentina sono decisive le prestazioni dei tre bombardieri Kamil Rychlicki (miglior realizzatore con 16 punti), Alessandro Michieletto e Daniele Lavia (i due azzurri chiudono a quota 12), i quali hanno bucato ripetutamente la difesa avversaria andando a segno con straordinaria continuità. Ai cucinieri non basta un Mattia Bottolo che ha provato a superare i problemi fisici nel primo set e un Adis Lagumdzija (11 punti per lui) ultimo a mollare, mentre pagano la serata storta di Aleksandar Nikolov (7 punti ma 36%).

La cronaca di Lube-Trento
Si parte con un servizio lungo di Bottolo, dunque il primo vantaggio è di Trento. L’Itas spinta dal pubblico prova subito a scavare il solco e ci riesce con il muro di Michieletto e con un Rychlicki che dimostra di aver superato alla grande i problemi fisici: i ragazzi di Soli provano così la fuga sul 7-3. La Lube però non ci sta, trascinata da Bottolo e Lagumdzija riesce a tornare in scia fino al -1 (8-7). Trento riprende le redini della partita ancora con Rychlicki, ma dall’altro lato un ispirato Bottolo e Nikolov tengono i cucinieri ancora sul -1 (12-11); Kozamernik si iscrive alla partita con il primo tempo, poi stampa il muro del 17-13 che sembra dare l’allungo decisivo ai padroni di casa.
Con un break di 3-0 firmato da Chinenyeze e Bottolo però Civitanova torna in scia e ci rimane con una grande legnata dai 3 metri di Nikolov (19-18). Ancora una volta però è Alessandro Michieletto ad ergersi protagonista per Trento: lo schiacciatore della Nazionale prima trova il mani fuori, poi passa dalla seconda linea ed è 21-18. Rychlicki continua a martellare, poi la pipe di Michieletto regala i set point sul 24-21, ed è lui stesso a chiudere con il mani out per il 25-22 che vale l’1-0.
Secondo set di marca trentina
Trento sfrutta lo slancio in avvio di secondo parziale, portandosi subito sul 5-2 grazie alla pipe di Lavia. Il muro di Flavio e ancora Lavia con la diagonale mandano in fuga i padroni di casa sul 9-3, prima che l’emorragia dei cucinieri si interrompa: i marchigiani trovano il muro di Lagumdzija e l’ace di Boninfante per accorciare sul 9-6, poi fanno -2 grazie ad un altro ace, questa volta di Loeppky (10-8).
Lavia però è immarcabile e con altri due punti in fila porta l’Itas sul +5 (13-8), ma la Lube ancora una volta torna in scia grazie a Gargiulo e ai muri di Nikolov e Lagumdzija (13-12). I padroni di casa riprendono a macinare con l’ace di un dominante Lavia, poi Rychlicki scrive il nuovo +3 con la diagonale (18-15). Civitanova stacca la spina e Trento dilaga, portandosi rapidamente sul 24-17: a chiudere è Kozamernik con il primo tempo del 25-18.

Terzo set: la Lube ci prova, Trento scappa via e chiude
L’inizio del terzo set è equilibrato, con Civitanova che vuole provare ad allungare il match ed evitare il 3-0. Piovono errori da entrambi i lati, con Trento che però trova in Kozamernik l’uomo più ispirato con un paio di primi tempi a segno. Sull’8-8 però l’Itas infila il parziale che chiude di fatto il match: Rychlicki va a segno ripetutamente, Michieletto ci aggiunge l’ace e in un amen i padroni di casa sono avanti 13-9.
La Lube prova a non naufragare e si aggrappa a Loeppky e ai servizi di Poriya (15-12), ma due muri consecutivi di Sbertoli scavano il solco definitivo (18-12). Civitanova finisce la benzina e Trento vola a chiudere con Lavia, che regala sette match point con la diagonale: il primo viene annullato da un videocheck di Medei che annulla il muro di Barta, ma poco dopo il mani out di Rychlicki chiude i conti 25-18 e mette la parola fine sul match.