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Wta Cincinnati 2023, Gauff sfata il tabù Swiatek e approda in finale: sfiderà Muchova

Coco Gauff
Coco Gauff - Foto LiveMedia/Rob Prange/DPPI

Giornata indimenticabile per Coco Gauff, che per la prima volta in carriera batte Iga Swiatek e lo fa davanti al pubblico di casa, raggiungendo la finale del WTA 1000 di Cincinnati 2023. Mastica amaro invece la numero uno al mondo, che per la seconda settimana di fila viene sconfitta nella semifinale di un 1000, al terzo set e per mano di un’americana. Dopo il ko contro Pegula a Toronto, stavolta a batterla è stata la vincitrici del recente Wta 500 di Washington, che sta vivendo un ottimo momento di forma.

7-6 3-6 6-4 il punteggio dell’incontro, durato 2h52′ di gioco e vinto con merito da Gauff, solida soprattutto psicologicamente. Basti pensare che aveva perso tutti e 7 i precedenti, peraltro senza mai vincere un set. Cincinnati invece le ha portato bene e, nonostante il tentativo di rimonta di Swiatek – brava a reagire dopo le tante chance sciupate nel parziale d’apertura (avanti 5-3 e due set point mancati sul 6-5) – è stata brava a mettere a segno il break decisivo nel settimo gioco del terzo set.

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In finale, Gauff affronterà Karolina Muchova, che a sorpresa ha superato Aryna Sabalenka. Successo in tre set per la giocatrice ceca, brava a sovvertire il pronostico della vigilia ed imporsi con lo score di 6-7 6-3 6-2 dopo 2h39′ di gioco. E’ durata un set e mezzo la partita della numero due del mondo, brava a vincere al tie-break un complicato primo parziale (in cui la sua avversaria ha servito per chiudere sul 5-4) ma troppo incostante nella seconda parte. Dal 3-3 nel secondo set, ha infatti perso 9 dei seguenti 11 giochi ed è uscita di scena.

Applausi per Muchova, che si garantisce il best ranking di numero 10 e fa un bel passo avanti anche nella Race. Altra occasione sprecata invece per Sabalenka, che non riesce ad allungare su Swiatek, numero uno ma indietro nella Race, ma soprattutto perde la terza semifinale dell’anno in un torneo importante (dopo il Roland Garros, proprio contro Muchova, e Wimbledon), a testimonianza di come nelle fasi finali degli eventi non sia sempre cinica come dovrebbe.

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