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Atp Finals Torino 2023: Djokovic inizia la sua rincorsa verso il 7° “Master”, Rune fa il suo debutto

Novak Djokovic
Novak Djokovic - Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

Novak Djokovic alle ATP Finals è di casa. Sono sei i trionfi nel torneo che chiude il calendario del circuito maggiore maschile, di cui uno a Torino lo scorso anno in finale ai danni di Casper Ruud. Proprio dodici mesi fa lo spettatore medio del tennis scopriva Holger Rune, autore di una formidabile stagione indoor europea culminata con il successo nel 1000 di Parigi-Bercy in finale su….Novak Djokovic. Nel capoluogo piemontese il giovane danese riuscì ad arrivarci, ma solo da riserva, per poi rientrare a casa con un cospicuo assegno ma senza mai mettere piede in campo.

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Questa volta Rune è pronto a diventare protagonista, debuttando contro il numero uno del ranking mondiale e presentandosi con un suo ex allenatore nell’angolo, ovvero Boris Becker. Non è stata una seconda parte di stagione facile per il classe ’03, che dopo una primavera entusiasmante sul rosso ha iniziato ad inanellare una sconfitta dopo l’altra da luglio in poi sul duro. Prima negli Stati Uniti, poi in Asia. Dal suo team trapelavano notizie riguardanti problemi alla schiena che lo affliggevano, ed in effetti in certe occasioni le prestazioni offerte sono state fin troppo brutte per essere vere. Poi, in queste situazioni dai fastidi fisici e qualche sconfitta di troppo si divena in un attumo sfiduciati e i risultati ne sono una conseguenza. Non sappiamo se effettivamente i problemi alla schiena siano ormai un ricordo del passato, ma quantomeno isegnali di ripresa sono arrivati prima a Basilea e poi a Bercy, dove questa volta non è riuscito a battere Nole, ma gli ha reso ancora una volta la vita difficile.

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Il campione di Belgrado è stato ed è tuttora un po’ l’incubo di diverse generazioni, dai suoi più o meno coetanei a quelli della prima ondata ‘Next Gen’ (Medvedev, Rublev ecc), per poi arrivare ai nati nel nuovo millennio. Fenomeni di precocità arrivano, pronti a sorprendere il mondo, e puntualmente si ritrovano Nole a fare il semi-cannibale anche a 36 anni. Questa stagione non è stata l’eccezione, con un record di 51 vittorie e solamente 5 sconfitte che diventa ancora più impressionante se limitato alle superfici veloci: 33-1. Solo Daniil Medvedev è riuscito nel 2023 a sconfiggere Djokovic lontano dalla terra rossa.

Nole arriva a Torino anche in striscia positiva, iniziata a Cincinnati e giunta a quota 18 affermazioni consecutive. Insomma, i presupposti per considerare Djokovic pressoché imbattibile anche qui, a partire da questa sfida d’esordio, ci sarebbero tutti. Ma Rune abbiamo imparato a conoscerlo e non gli piace fare da vittima sacrificale. Quell’atteggiamento un po’ strafottente che fa storcere gli occhi a molti appassionati e addetti ai lavori allo stesso tempo gli permette di scendere in campo sempre senza paura e alcun timore reverenziale nei confronti di chi ha di fronte. Contro Djokovic lo ha dimostrato in passato, sconfiggendolo due volte e impegnandolo altrettante. E ci proverà anche questa sera. L’appunamento è alle 21:00.

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