
Jannik Sinner - Foto Nicolò Campo/IPA
Jannik Sinner ha parlato in conferenza stampa in vista del suo rientro in campo dopo lo stop per la questione clostebol. In serata il numero uno del mondo si allenerà sul campo centrale del Foro Italico con Jiri Lehecka, ma nel frattempo ha risposto alle domande dei giornalisti presenti: “Io e il team non abbiamo avuto fretta nei primi giorni, sono contento di come stanno andando gli allenamenti. Non è cambiato nulla rispetto al 2024, mi sento solo più libero. Fuori dal campo è importante avere persone intorno a sé, ho vissuto tanti giorni con gli amici e con la famiglia, sono stato bene. La gestione non era facile, ma io sono rimasto lo stesso“.
L’altoatesino ha proseguito: “Fuori dal campo sono successe anche cose non semplici. Anche non giocando a tennis sono una persona importante, c’è tanta attenzione intorno a me ed è sufficiente una foto per creare confusione. Però sono contento di come abbiamo gestito la situazione: all’inizio ero confuso, poi sono andato a casa dalla mia famiglia. La mia routine è stata stravolta, ma ho capito cos’era realmente importante per me. Sono le persone fuori dal campo a darmi la felicità“.

Sinner in conferenza stampa
Sinner si è poi soffermato sul suo rientro, che avverrà sabato 10 maggio nel secondo turno del torneo, provando ad abbassare l’asticella: “Non ho grandi aspettative su questo torneo, voglio solo capire a che livello sono e vedere come mi sentirò in campo. È una sensazione strana ripartire in questo modo, ma sono felice di essere qui. Il mio vero obiettivo è Parigi, mentre qui dovrò pensare partita dopo partita e intanto passare il primo turno. Fisicamente sto bene, anche mentalmente mi sento riposato, e questo pagherà con il tempo“.
L’azzurro ha aggiunto: “Sarà bello vedere la gente in campo, anche se dall’altra parte c’è la pressione e qualche dubbio sul mio livello attuale. Sono un ragazzo di 23 anni molto semplice, bravo a giocare a tennis ma non cambio il mondo. Il successo non deve cambiare una persona, io mi ricordo da dove sono partito“. E ancora: “Sarà difficile mettermi in testa di avere un avversario al giorno e di dover tornare a competere a certi livelli. Era da tanto tempo che non stavo così tanto senza toccare la racchetta, ma sono contento di essermi preso un po’ di pausa“.
Jannik ha infine rivelato di aver sentito pochissime persone durante lo stop: “Il tennis è uno sport individuale, non mi sono sentito quasi con nessuno. Ho visto e sentito Draper e Sonego, ci siamo allenati bene insieme e sono ottimi amici. All’inizio della sospensione ho ricevuto dei messaggi sorprendenti da alcuni giocatori, mentre da alcuni da cui mi aspettavo qualcosa non ho ricevuto niente, ma alla fine è normale, perché ognuno vuole vincere e pensa a sé“.