
Claudio Ranieri, Roma - Foto Tiziano Ballabio/IPA Sport
Claudio Ranieri non sarà il successore di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra: spunta il messaggio che chiarisce il motivo del rifiuto.
Claudio Ranieri ha rinunciato al ruolo di CT della Nazionale italiana. Il lungo corteggiamento presidente della FIGC Gabriele Gravina non è quindi bastato, con l’ormai ex allenatore della Roma che ha deciso di dare priorità al nuovo progetto giallorosso nonostante il via libera dei Friedkin al doppio incarico.
I contatti con Gravina dei giorni scorsi sembravano aver portato i suoi frutti, ma alla fine il no è arrivato direttamente dall’ormai consigliere per il club giallorosso della famiglia Friedkin. Decisione sofferta ma tuttavia comprensibile quella di Ranieri, che ha voluto spiegare la sua scelta attraverso un messaggio inviato e reso pubblico in mattinata.
CT della Nazionale, Ranieri spiega la sua decisione: il messaggio
“Buongiorno fratello, ho deciso di rinunciare, i Friedkin mi avevano lasciato libero di scegliere, ma io ho promesso di smettere, se avessi voluto continuare non avremmo preso Gasperini, voglio solo pensare alla Roma”. Questo il messaggio inviato alle ore 9.10 di questa mattina da Claudio Ranieri al direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni. Una decisione che certifica la volontà di impegnarsi unicamente sul nuovo progetto giallorosso e che costringerà Gravina a virare su altri profili.

L’ex tecnico della Roma ha poi rilasciato un’altra dichiarazione all’ANSA, sottolineando come si tratti di una sua personale decisione arrivata dopo una lunga riflessione:
Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità, un grande onore, ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso riguardo alla Nazionale, ma la decisione è solo mia.
Da parte della Roma non c’è quindi mai stato un no alla sua candidatura e la famiglia Friedkin ha fin da subito aperto alla possibilità di mantenere entrambi gli incarichi. A questo punto la FIGC e il presidente Gravina potrebbero tornare alla carica per Stefano Pioli, vera ed unica alternativa presa in considerazione dopo l’esonero di Luciano Spalletti.