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Intervista – Gino Darderi: “Una rivincita. A questo livello non si vince solo lottando, Luciano è migliorato tanto”

Gino Darderi - Foto Sportface

Dal Foro Italico, Lorenzo Ercoli

Questa partita è stata una rivincita. Non volevo che Luciano perdesse di nuovo al terzo set con Shapovalov, come accaduto a Miami”. Gino Darderi, papà e coach di Luciano Darderi, è pragmatico come suo solito al termine della sfida di primo turno degli Internazionali BNL d’Italia 2024. Darderi accende il Centrale e batte Denis Shapovalov per 6-7(4) 6-3 7-6(4) ritagliandosi un posto al secondo round, dove se la vedrà con Mariano Navone (l’argentino è avanti 3-2 nei precedenti). Il match era quasi vinto, si è complicato ma Luciano ha un carattere fortissimo. Abbiamo lavorato per questo tipo di match e sono contento – racconta Gino, che poi parla del percorso fatto con Luciano -. Questo è un lavoro che va studiato, a prescindere da wild card e soldi. Lavorando con un buon team e un buon appoggio alla fine i risultati arrivano. Luciano ha sempre avuto un buon livello da inizio anno, bisognava solo aspettare le opportunità e lui sta dimostrando il suo livello”. 

Al termine di un match vinto in lotta emerge questo aspetto del tennis di Darderi, ma in realtà c’è molto altro. Negli ultimi due anni i miglioramenti sono evidenti, con una particolare nota di merito sul rovescio: A questo livello non vinci solo lottando. Si vince lavorando sulla tecnica e migliorando sui punti deboli. Il rovescio era deficitario e lo abbiamo migliorato con tanta cura. Sul servizio abbiamo lavorato tantissimo, il fisico è migliorato. Ha ancora 22 anni e possiamo fare ancora tanto”. L’interessante situazione di classifica, numero 54 del mondo, potrebbe aprire porte anche per la nazionale. Non solo la Davis, ma anche il sogno Olimpico: “Luciano gioca per l’Italia. Sono contento del tifo del Foro Italico per lui e sarei felice se potesse giocare l’Olimpiade e guadagnarsi la convocazione in Davis”. Questa settimana al Foro Italico c’è anche Vito Darderi, figlio minore che a sedici anni è numero 124 del mondo under 18 e sta facendo da sparring ai protagonisti del torneo: Vito è in un momento in cui gioca molto bene per l’età che ha e lo fa con ragazzi più grandi a livello Under 18 dove sta vincendo diverse partite. Ora deve lavorare, migliorarsi fisicamente e tecnicamente. Lo può fare insieme al fratello, l’esperienza da sparring qui sarà utile e poi vivere questo ambiente ti fa capire com’è il professionismo”.

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