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Curling Mondiali femminili 2024, Italia da sballo: Danimarca battuta e semifinale conquistata

Curling Italia Femminile
Giulia Zardini Lacedelli - Foto WCF via FISG

La Nazionale femminile di curling continua a sognare. Ai Mondiali in corso di svolgimento in Nuova Scozia, Stefania Constantini (Fiamme Oro), Elena Antonia Mathis (C.C. Dolomiti), Angela Romei (Fiamme Gialle) e Giulia Zardini Lacedelli (C.C. Dolomiti) – accompagnate da Marta Lo Deserto (Fiamme Gialle) nel ruolo di alternate, sconfiggono la Danimarca per 7-4 nel playoff e volano in semifinale dove alle ore 21 italiane affronteranno la Svizzera. E comunque vada, anche in caso di sconfitta, Constantini e compagne domani si giocheranno una medaglia. Nell’altra semifinale si affronteranno Canada e Corea del Sud con le asiatiche che hanno sconfitto la Svezia per 6-3 nell’altro spareggio odierno.

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L’inizio di partita è molto tattico con il primo end che vede l’Italia di mano giocare a bocciare tutte le stone avversarie e la mano nulla è una conseguenza inevitabile. Dal secondo end si comincia a fare sul serio e l’equilibrio regna sovrano: Romei e compagne trovano il primo punto, ma le danesi non sono da meno e nel terzo pareggiano i conti, 1-1. La partita è spigolosa, la posta in palio è altissima e prima dell’intervallo di metà gara Zardini Lacedelli riesce a costruire una grande base per infilare il primo allungo della partita (3-1.). La Danimarca non ci sta e riesce a pareggiare i conti complice anche un tiro sbagliato da parte di Constantini che spalanca la porta alle avversarie, a metà gara il punteggio è sul 3-3.

Nel sesto end cambia il vento e cambia la partita di Stefania Constantini e di conseguenza dell’Italia: il primo tiro dell’azzurra è sbagliato, ma nel secondo si rifà con gli interessi, un tiro che permette all’Italia di marcare un punto in una situazione difficile e di portarsi sul 4-3. E’ il clic che serviva alle azzurre: la Danimarca è di mano, ma Dupont sbaglia nel momento più importante e Constantini la punisce con una tripla bocciata da antologia. L’Italia ruba la mano, mette a segno due punti e si invola sul 6-3. Psicologicamente non c’è più partita: le azzurre si sciolgono, le danesi vanno in confusione e arriva la seconda mano rubata che di fatto mette la parola fine alla partita. Mathis e compagne nel finale amministrano e chiudono i conti per 7-4.

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