
Inter - Foto Andrea Amato / IPA Sport / IPA
Finisce in pareggio tra Barcellona e Inter, nella gara d’andata delle semifinali di Champions League 2024/25. Partita dalle mille emozioni, ancora apertissima per quanto riguarda l’esito finale del doppio confronto: si deciderà tutto martedì 6 maggio (ore 21:00) a San Siro. Pronti via e dopo 30″ l’Inter è in vantaggio con una prodezza di tacco di Marcus Thuram. I padroni di casa reagiscono e si rendono pericolosi, ma al 21′ sono ancora i nerazzurri a colpire con una splendida girata di Denzel Dumfries, bravo e reattivo a mettere in rete sugli sviluppi di un corner.
Passano solo 3′ però e i blaugrana la riaprono con un’azione personale da vero fenomeno di Lamine Yamal, che salta tutti e in mezzo al traffico trova il mancino a giro che bacia il palo ed entra. Il gol del numero 19 cambia la partita per il Barcellona, con l’Inter che accusa il colpo e non riesce più a ripartire. Il pareggio arriva al 38′: imbucata millimetrica di Pedri per Raphinha, che fa la sponda per Ferran Torres, il quale da pochi passi non può sbagliare.
Nella ripresa i nerazzurri partono più aggressivi e subiscono meno, riuscendo poi a colpire ancora una volta da corner grazie allo stacco di Dumfries al 63′ per la doppietta personale. Anche questa volta però passano pochi secondi e il Barcellona risponde prontamente al 65′ con una bordata dalla distanza di Raphinha, che colpisce la traversa ed entra in rete dopo il tocco di Sommer. Gli uomini di Inzaghi trovano anche il quarto gol in contropiede con Mhkitaryan, ma è annullato per fuorigioco millimetrico dell’armeno. È di fatto l’ultima occasione dell’Inter, che poi subisce il forcing catalano nell’ultimo quarto d’ora. Le speranze dei padroni di casa si spengono però sulla traversa di Yamal (la seconda di serata).

Le pagelle di Barcellona-Inter
BARCELLONA (4-2-3-1)
Szczesny 5: non può nulla sui primi due gol, poi sbaglia nettamente l’uscita sul 3-2.
Koundé 6,5: in costante proiezione offensiva. La sua assenza è pesante per i blaugrana (42′ Eric Garcia 6: gara diligente).
Cubarsí 6: abile a chiudere su Thuram in contropiede nel secondo tempo, ma non padroneggia la difesa come al solito e il Barcellona soffre tremendamente nelle ripartenze (83′ Christensen sv).
Iñigo Martinez 5: errore grave sul primo gol dell’Inter. Scivola e lascia libero Thuram, che poi fa una prodezza. Soffre in contropiede come tutto il reparto.
Gerard Martín 5,5: è l’anello debole della retroguardia blaugrana e infatti il primo gol degli avversari arriva proprio da quel lato. Esce all’intervallo perché Flick vuole maggiore esperienza (46′ Araujo 6,5: il Barça si fa prendere di infilata un paio di volte anche nel secondo tempo, ma lui si fa notare per qualche chiusura determinante).
De Jong 6: solito metronomo davanti alla difesa, senza troppi guizzi però questa sera.
Pedri 7: palla millimetrica per Raphinha in occasione del gol di Ferran Torres. Flick dice che è il miglior centrocampista al mondo, e forse non ha tutti i torti (83′ Gavi sv).
Yamal 9: nel riscaldamento si diffondono le voci di un fastidio muscolare, poi entra in campo e fuga ogni dubbio. È semplicemente impossibile da marcare: il gol dell’1-2 è una magia, ma non è la sola, perché colpisce anche due traverse e mette in ginocchio la corsia di sinistra dei nerazzurri.
Dani Olmo 5: il più opaco del reparto offensivo blaugrana. Si fa sovrastare da Dumfries sul terzo gol (67′ Fermin Lopez 6: prova a rendersi pericoloso con diversi inserimenti).
Raphinha 7,5: non entra nel tabellino perché la deviazione di Sommer è decisiva, ma è l’autore ‘morale’ del gol del 3-3 con un missile dalla distanza. Corre per due e ci prova in mille occasioni.
Ferran Torres 7: non è Lewandowski e non lo sarà mai, ma con le sue caratteristiche riesce comunque a rendersi utile, per esempio facendosi trovare pronto sulla sponda di Raphinha per il gol del 2-2

INTER (3-5-2)
Sommer 6,5: sui gol è incolpevole, ma è bravo a salvarsi in diverse altre occasioni. Sfortunato in occasione del gol di Raphinha, classico autogol su cui il portiere non può nulla.
Bisseck 5,5: perde Raphinha e si fa scavalcare troppo facilmente in occasione del secondo gol del Barcellona. Regge però come tutta la squadra sugli assalti avversari.
Acerbi 6: sua la sponda per Dumfries per il 2-0, ma in difesa l’Inter si fa schiacciare troppo nel primo tempo e soffre. Meglio nella ripresa.
Bastoni 5,5: soffre tremendamente Yamal, ma non può fare di più sul fenomeno blaugrana. Non incide in impostazione e in fase offensiva.
Dumfries 8: fa tutti (o quasi) lui: due gol e un assist, è la vera spina nel fianco della retroguardia del Barcellona. Spinge subito in avvio e serve l’assist a Thuram, poi trova un gran gol in mezza rovesciata e un altro di testa. Esce stremato ma è di gran lunga il migliore dei suoi (81′ Darmian sv).
Barella 6: l’Inter si affida a lui nei momenti di maggior difficoltà, ma è una gara di sofferenza e la interpreta bene pur avendo poche volte in mano il pallino del gioco.
Calhanoglu 5,5: si vede pochissimo, esce dopo aver preso il giallo (71′ Frattesi 6: fa densità in mezzo al campo).
Mkhitaryan 6,5: preziosissimo in raddoppio costante su Yamal per dare una mano a Dimarco. Corre per 90′ e sembra quello dei tempi migliori.
Dimarco 5: Yamal gli fa vedere i sorci verdi (56′ Carlos Augusto 6,5: soffre meno rispetto all’ex Verona, anche un paio di chiusure importanti per lui).
Thuram 7: il gol di tacco è una gemma che vale il prezzo del biglietto. Si vede che non è al meglio e gli manca lo spunto nel secondo tempo, ma il suo peso specifico è enorme (81′ Zielinski sv).
Lautaro 6: lotta ma ha pochissimi palloni giocabili. Esce per infortunio all’intervallo e sarà da valutare (46′ Taremi 6: tocca pochissimi palloni ma è prezioso in ripartenza in un paio di circostanze).