
Julio Velasco, Ct Italia volley femminile - Foto Antonio Fraioli
Al Festival dello Sport di Trento il ct della Nazionale femminile di volley ha parlato della gestione della vittoria, delle difficoltà affrontate e del futuro: “Bisogna saper giocare anche quando si gioca male. Non siamo invincibili”.
L’Olimpiade vinta resta un traguardo storico, ma per Julio Velasco il difficile arriva adesso. Intervenuto al Festival dello Sport di Trento, il ct della Nazionale femminile di volley ha ribadito quanto sia complicato confermarsi:
“L’obbligo di vincere è la cosa più difficile da gestire per una squadra o per un atleta. Alle ragazze avevo posto come obiettivo quello di essere autonome e autorevoli, e lo hanno dimostrato. Nei momenti difficili non sono sembrate né impaurite né perse. Bisogna saper giocare male, ovvero affrontare le fasi in cui si è sotto ritmo rispetto alle avversarie e tenere duro. Sono molto felice di questo, più ancora che delle vittorie facili”.
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Velasco ha ricordato anche le difficoltà incontrate durante le ultime partite, con gli infortuni di Fahr e Orro, e ha sottolineato come la squadra abbia saputo reagire senza perdere lucidità.
Spazio poi alla Nazionale maschile, reduce da alti e bassi: “Hanno vissuto emozioni forti, tra l’infortunio di Lavia e le tante critiche ricevute. Questo lascia segni. Ogni momento ha un’emozione speciale: lo sport non è calcolo, è emozione”.
Infine, una nota di scaramanzia: “Ho letto il titolo di oggi, ‘Le invincibili’, e ho toccato tutto per scaramanzia. Non avrei usato quella parola: prima o poi perderemo, e non deve passare l’idea che vincere sia sempre normale. Nei campionati si parte sempre da zero punti”.