Interviste Esclusive

ESCLUSIVA – Ruggero Tita e Caterina Banti verso i Giochi: “Tokyo è storia. Ora a Parigi per conquistare un’altra medaglia”

I Giochi di Parigi sono sempre più vicini, distanto ormai poco più di quattro mesi, e Ruggero Tita e Caterina Banti sono tra i protagonisti più attesi e tra le speranze più accese di medaglia per l’Italia in terra d’Oltralpe. I due campioni olimpici di Tokyo quest’oggi – così come i compagni di Nazionale Maria Giubilei, Gianluigi Ugolini, Giulia Fava ed Arto Hirsh – sono stati accolti presso all’interno del Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ di Roma per i consueti test che si inseriscono nella programmazione annuale che l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, in accordo con il direttore tecnico della Federazione Italiana Vela Michele Marchesini, ha predisposto per gli atleti delle classi olimpiche.

La coppia azzurra – oro non solo olimpico ma anche mondiale ed europeo nel Nacra 17 – ha ricevuto a sorpresa anche la visita del Presidente del CONI Giovanni Malagò, prima di concedersi brevemente ai giornalisti presenti in loco. “Non vediamo l’ora che arrivino i Giochi Olimpici: vogliamo tornare da Parigi con un’altra medaglia, quindi l’obiettivo è arrivare nelle migliori condizioni possibili a quell’appuntamento”, ribadisce Caterina Banti. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ruggero Tita, che sottolinea come gli occhi e la testa siano in questo momento rivolti solo al presente e al futuro: “Ciò che è stato fatto a Tokyo è storia che ora dobbiamo però cercare di dimenticare. La prossima regata è sempre la più importante e proviamo a concentrarci su quello che arriverà”.

I due, in conclusione, con serietà ma anche un pizzico di ironia, ricordano il loro percorso e l’evoluzione del loro rapporto da quando gareggiano insieme: “Abbiamo cominciato 8 anni fa a viaggiare in camper, quando non avevamo ancora un grande supporto. E’ un rapporto che si è evoluto tanto, siamo riusciti a conoscerci sempre di più. Conosciamo ormai i nostri lati migliori e peggiori e stiamo stati bravi nel cercare di mantenere il rapporto il più professionale possibile”.

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