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Djokovic e il futuro: “Sono combattuto, il tennis è la mia priorità da 30 anni ma la mia famiglia mi manca”

Novak Djokovic United Cup
Novak Djokovic - Foto Zhou Dan/Xinhua) - Zhou Dan

Novak Djokovic si prepara a difendere il titolo conquistato agli Australian Open dodici mesi fa, ma alla vigilia del torneo parla anche del suo futuro ai microfoni di Sport Klub. “Ad essere onesto, sono diviso su quando ritirarmi. C’è sempre una parte di me che si sente ancora un ragazzino che adora il tennis e conosce solo il tennis. E quel ragazzo vuole ancora andare avanti”, sostiene. “Poi, dall’altra parte, sono padre di 2 figli e sono lontano dalla mia famiglia, e ogni volta che viaggio per un lungo periodo di tempo mi si spezza il cuore”, ammette il serbo.

Difficile, quindi, avere anche un’idea precisa della sua programmazione nei prossimi mesi: “Ho iniziato quest’anno come farei normalmente, in Australia, dove adoro giocare. Poi non lo so. Naturalmente ho le idee chiare su dove voglio andare, quali sono gli obiettivi, e so che gli obiettivi sono sempre gli Slam e le Olimpiadi. Ma a parte questo, non ho idea di quali altri tornei giocherò”.

“Ho ancora fame, voglio ancora competere, posso ancora correre per ore, per fortuna. Ma diventa sempre più un aspetto emotivo, è più una questione di ‘qual è la priorità?’ Il tennis è la mia priorità da 30 anni, ma non voglio perdere troppi momenti con i miei figli”, conclude.

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