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Australian Open 2023, prima giornata: bene Nadal, benissimo Sinner. Delusione Musetti

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Sorride a metà il tennis italiano al termine della prima giornata dell’Australian Open 2023, che ha regalato notizie buone e notizie meno buone. Con quattro azzurri impegnati, il bilancio finale è di due vittorie e due sconfitte e, nel complesso, era lecito aspettarsi qualcosa in più. Ma a Melbourne Park non sono scesi in campo solamente giocatori italiani, bensì anche tanti favoriti per la vittoria finale tra cui le teste di serie numero uno dei rispettivi tabelloni. Andiamo quindi a ripercorrere insieme quanto accaduto in questo lunedì 16 gennaio, che ha aperto le danze dell’Happy Slam.

La notizia più lieta del giorno non può che essere la vittoria di Jannik Sinner, che ha travolto Kyle Edmund in poco meno di due ore di gioco. L’azzurro ha bissato la vittoria ottenuta due settimane ad Adelaide, dominando dall’inizio alla fine e rispondendo bene anche sul piano fisico dopo i recenti problemi all’anca accusati contro Korda. Ovviamente è presto per trarre delle conclusioni, ma non si poteva davvero chiedere di più a Jannik in quest’esordio. Sulla sua strada ora l’argentino Etcheverry in quella che, salvo clamorose sorprese, dovrebbe essere un’altra comoda vittoria.

Avanti anche Lorenzo Sonego, che rispetta il pronostico della vigilia e sconfigge in quattro set il portoghese Borges. Solo applausi per il piemontese, che non ha mai perso il servizio in oltre tre ore di gioco (salvando tutte e quattro le palle break offerte) ed è stato bravissimo a riscattarsi dopo i due match point sprecati nel tie-break del terzo set. Per lui un successo atteso, ma per nulla scontato, che lo proietta al secondo turno contro Hubert Hurkacz. Il polacco partirà nettamente favorito, ma non è mai andato oltre il secondo turno in uno slam sul cemento e inoltre Sonego l’ha recentemente battuto a Metz.

La vera delusione di giornata è invece Lorenzo Musetti, sconfitto in cinque set da Harris. Prestazione a due facce (ma forse anche di più) del classe 2002, protagonista di un avvio terrificante. Sotto 6-4 6-1 4-1, si è finalmente scosso e, dopo essersi trovato a due punti dalla sconfitta, ha portato a casa il terzo set dominando il tie-break. Dopo aver conquistato agevolmente anche il quarto parziale, purtroppo nel quinto si è disunito e, dopo esser andato sotto di un break (recuperandolo a un passo dal ko), si è arreso al super tie-break. Ovviamente non si tratta di una sconfitta drammatica: in fondo Harris (seppur al ritorno da un infortunio) è un giocatore molto pericoloso sul veloce e Musetti probabilmente non era al 100%. Per fare il salto di qualità, però, bisogna iniziare a vincere proprio questo tipo di match, nonostante tutte le possibili attenuanti. Eliminata anche Elisabetta Cocciaretto, che ha fatto il possibile contro Elena Rybakina ma si è arresa in due set, uscendo a testa più che alta.

Negli altri match di giornata, sotto le luci dei riflettori c’era inevitabilmente il derby tra mancini: Rafa Nadal contro Jack Draper. La sfida è stata equilibrata per larghi tratti, prima che un infortunio limitasse il britannico nel finale, ma nel complesso ha meritato il numero due del mondo. Nonostante Nadal non abbia fornito la sua miglior versione, ciò che contava era vincere e lui l’ha fatto. Ora non bisogna abbassare la guardia, ma è inevitabile che la strada si faccia in discesa con McDonald e poi uno tra Svrcina e Nishioka. Buona la prima dunque per Rafa, le cui quotazioni sono in rialzo: guai a lasciarlo fuori dall’elenco dei papabili vincitori.

Il risultato scioccante di giornata è però il 6-0 6-1 6-2 rifilato da Daniil Medvedev a Marcos Giron. Certo, ci si aspettava una comoda vittoria del russo, ma un dominio simile in poco più di un’ora e mezza era difficile da pronosticare. Il finalista uscente ribadisce di voler fare sul serio e resta uno dei principali favoriti nella parte alta del tabellone: tutti gli avversari sul suo cammino sono avvisati. Per il resto avanzano tutti i favoriti, da Tiafoe a Auger-Aliassime, passando per Tsitsipas e Shapovalov. Out Wawrinka, battuto al quinto da Molcan, mentre l’unica testa di serie eliminata (oltre a Musetti) è Borna Coric, sconfitto dal ceco Lehecka.

Nel femminile, invece, spicca la vittoria della numero uno al mondo Iga Swiatek. La polacca ha faticato contro Jule Niemeier, soprattutto con il servizio, ma nonostante una prestazione lontana dal top è riuscita a prevalere in due set dopo due ore di gioco. Al secondo turno sfiderà Osorio, prima di un potenziale terzo turno contro Andreescu (vittoriosa contro Bouzkova). Avanti agevolmente Pegula, Gauff e Sakkari (le tre giocatrici con la classifica più alta in questo lato del tabellone dopo Swiatek), mentre la finalista in carica, Danielle Collins, impiega tre set per piegare la resistenza della russa Kalinskaya. Ok Kvitova e Azarenka, così come Emma Raducanu, che liquida la tedesca Korpatsch; fuori invece Anisimova, sorpresa da Kostyuk. Infine, occhio alla giovane cinese Qinwen Zheng, che parte con una convincente vittoria per 6-0 6-2 ai danni dell’ungherese Galfi.

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