
Sara Errani - Foto Felice Calabrò/IPA
Il tennis femminile singolare saluta Sara Errani, è finita un’era: la campionessa olimpica ha giocato la sua ultima gara a Parigi.
La notizia era già trapelata da qualche ora, ma adesso a darne conferma è stata la stessa Sara Errani. La campionessa olimpica italiana ha deciso che a Parigi ha giocato la sua ultima gara di singolare e che, da oggi, si dedicherà solo al doppio dove con Jasmine Paolini sta raggiungendo traguardi bellissimi. Come la finale giocata e vinta a Roma, agli Internazionali d’Italia, solo qualche giorno fa.
Proprio al Roland Garros ha la tennista italiana ha perciò voluto dire addio al singolare, laddove nel 2012 raggiunse la finale insieme alla semifinale agli US Open e i quarti agli Australian Open. La 38enne continuerà con il tennis ma quello al singolo è stato comunque un addio molto sofferto. Così come le sue stesse parole hanno fatto trapelare: il messaggio è stato pieno zeppo di emozioni.
Sara Errani dice addio al singolare: il messaggio commovente ha confermato tutto
Come si legge sul profilo ‘Instagram’ di Sara Errani: “Non so da dove iniziare… Non riesco a smettere di piangere per il dispiacere: oggi è stata la mia ultima partita di singolo a tennis. Non mi piace essere al centro dell’attenzione e non ho voluto dare importanza a questo momento”.
“Forse – si legge ancora – perché inconsciamente volevo giocarla come tutte le altre, pensando solo a lottare e a provare a vincerla, senza distrazioni, senza pensieri o emozioni strane legate al fatto che fosse l’ultima. Ma ora mi è venuto tutto addosso”.

Sara Errani (ITA)
Photo © Ray Giubilo
“Forse – ha continuato a scrivere la tennista italiana – mi sto pentendo di averla gestita così, senza aver fatto venire tutte le persone importanti della mia vita. La mia famiglia, i miei amici, tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo lunghissimo e pazzesco viaggio che è stato il tennis. Senza aver dato a questo momento l’importanza che forse meritava. Ma forse questo rispecchia ciò che sono. Mi sarei sentita in imbarazzo a far venire tutti lì per me, ad essere al centro dell’attenzione”.
E poi tutta una serie di ringraziamenti: “Pablo. Sei stato la persona più importante di questo viaggio. Ventun anni in cui mi hai accompagnato, mi hai insegnato come vivere, sei stato l’esempio più bello che potessi mai avere […] Non posso che ringraziarti per tutto questo”.
“Vorrei ringraziare la mia famiglia: mio babbo, mia mamma, mio fratello. Siete stati la mia forza silenziosa, la mia base…Se sono arrivata fin qui e’ anche e soprattutto grazie a voi”.