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Masters 1000 Miami 2023: l’analisi del tabellone di Jannik Sinner

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

La semifinale appena raggiunta ad Indian Wells, il ritorno in top ten ad una manciata di punti ed una completezza tecnica sempre più palpabile. Jannik Sinner può guardare con grande ottimismo al Masters 1000 di Miami 2023 (cemento outdoor). Due anni fa, proprio sui campi della Florida, l’altoatesino si rivelò prepotentemente al grande tennis spingendosi fino all’ultimo atto, poi perso in due set contro il gigante polacco Hubert Hurkacz. Adesso l’azzurro non è più una sorpresa. In virtù del convincente inizio di stagione, infatti, si presenta al secondo appuntamento sul duro americano come uno dei potenziali favoriti. Sinner, accreditato della decima testa di serie grazie all’assenza di Novak Djokovic, è stato inserito nella parte alta del tabellone.

L’italiano, beneficiario di un bye all’esordio, è in attesa di conoscere il nome del suo avversario di secondo turno. Quest’ultimo sarà uno tra Laslo Djere oppure un giocatore proveniente dalle qualificazioni. In caso di faccia a faccia con il serbo, Sinner partirebbe senza dubbio con i favori del pronostico. Il nativo di Senta, infatti, è un tennista particolarmente insidioso sulle superfici lente ma molto meno su quelle veloci, dove non possiede la necessaria pesantezza di palla. Il bilancio dei precedenti, tuttavia, vede avanti proprio Djere per 2-1. I due successi, però, sono arrivati sulla terra battuta. Nell’unico andato in scena sul duro, invece, a prevalere fu Sinner, che al torneo di Indian Wells dello scorso anno non ebbe troppe difficoltà ad imporsi in due set.

Al terzo turno, almeno sulla carta, il nome più caldo per impensierire Jannik è quello del bulgaro Grigor Dimitrov, ormai da tanti anni ai vertici del circuito e partito discretamente bene anche in questa stagione. L’altoatesino possiede tutte le carte in regola per avanzare ulteriormente. Agli ottavi di finale, infatti, dovrebbe superare l’esame rappresentato dal russo Andrey Rublev, protagonista di un avvio d’anno non proprio continuo. Il gioco del moscovita, inoltre, è molto speculare a quello dell’azzurro, con quest’ultimo che è sembrato sempre possedere qualcosa in più dell’avversario da un punto di vista strettamente tecnico. Ai quarti di finale ci sarebbe uno tra Casper Ruud oppure Alexander Zverev.

In entrambi i casi la sfida è tutta da giocare per l’italiano. Il norvegese, nonostante la finale agli US Open e quella alle Finals, rimane un giocatore con tante lacune sul veloce. L’inizio di stagione, inoltre, non è stato assolutamente paragonabile al livello mostrato nella parte finale dello scorso anno. Con il tedesco, invece, le incognite sono maggiormente fisiche. Ha fatto ritorno sul circuito da poco dopo il tremendo infortunio alla caviglia dello scorso Roland Garros. Le prime apparizioni sono state molto incoraggianti per il teutonico, che la scorsa settimana è riuscito a trascinare addirittura al terzo set un tennista in forma come il russo Daniil Medvedev. Dalla semifinale inizierebbero i brividi, con Sinner che potrebbe trovarsi di fronte ancora una volta lo spagnolo Carlos Alcaraz. Anche in questo caso la fiducia nell’azzurro sarebbe totale.

Ad Indian Wells è stato l’unico a creare qualche problema al gioco dell’iberico che, per il resto, si è sbarazzato piuttosto agilmente di ogni avversario. In un’eventuale finalissima, infine, per Sinner ci sarebbe uno tra il sopracitato Daniil Medvedev, il greco Stefanos Tsitsipas oppure il canadese Felix Auger-Aliassime. Il primo nome è chiaramente quello da evitare. Il moscovita, infatti, è reduce dai tre titoli in quattro settimane tra Rotterdam, Doha e Dubai e dalla finale ad Indian Wells, dove non ha potuto nulla di fronte alla freschezza fisica e mentale di Alcaraz. Tanti dubbi, invece, sulla condizione degli altri due, apparsi leggermente appannati tecnicamente nelle ultime settimane. La sensazione definitiva, tuttavia, è che ormai a Sinner serve a poco guardare il proprio tabellone: se il livello è quello mostrato negli ultimi tornei l’azzurro non parte battuto con nessuno.

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