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Masters 1000 Indian Wells 2023: l’analisi del tabellone di Lorenzo Musetti

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti - Foto Ray Giubilo

Lorenzo Musetti non si è presentato nel migliore dei modi ad Indian Wells, dove sta per partire il primo Masters 1000 della stagione 2023. Il carrarino è pronto a tornare protagonista sul cemento outdoor dopo la sfortunata parentesi sul rosso sudamericano, dove ha collezionato solamente una vittoria in tre tornei disputati. Nel deserto californiano è la testa di serie numero diciannove. Potrà dunque usufruire di un bye all’esordio. Al secondo turno subito una sfida molto ostica. Si troverebbe davanti, infatti, uno tra l’austriaco Dominic Thiem, entrato in tabellone grazie ad un invito ed ancora alla ricerca della migliore condizione, oppure l’esperto francese Adrian Mannarino.

A preoccupare, più che il confronto contro l’ex numero tre del mondo, è quello contro il transalpino. Quest’ultimo è sempre molto pericoloso in queste condizioni di gioco per via del suo tennis vario ed insidioso. Al terzo turno ci potrebbe essere l’incrocio con il connazionale Jannik Sinner che, a differenza del toscano, può vantare un titolo (Montpellier) ed una finale (Rotterdam) nelle ultime settimane sul circuito maggiore. La sensazione è che la riuscita di questo derby tutto azzurro sia più nelle mani di Musetti. L’altoatesino, infatti, partirà nettamente favorito contro uno tra il veterano transalpino Richard Gasquet oppure un giocatore proveniente dal tabellone cadetto.

Agli ottavi di finale, poi, Lorenzo avrebbe dall’altra parte della rete il danese Holger Rune, in quello che rappresenterebbe un bellissimo confronto di stili. Ai quarti di finale ci sarebbe il padrone di casa Taylor Fritz, che l’anno scorso ha stupito tutto il pubblico americano sconfiggendo in due set lo spagnolo Rafael Nadal nell’ultimo atto. Il californiano rappresenta certamente l’ostacolo più probante per Musetti nel suo cammino fino ai quarti. In carriera si sono incontrati due volte. Il parziale è di cinque set a zero per l’americano, che ha sempre infastidito il gioco del carrarino con la potenza dei suoi colpi da fondocampo e le sue traiettorie imprendibili al servizio.

In semifinale i nomi sarebbero inevitabilmente di grande rilievo: Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime e Hubert Hurkacz. Paradossalmente per le caratteristiche di Musetti sarebbe meglio incontrare il numero due del mondo piuttosto che il forte canadese oppure il big server polacco. Negli occhi di tutti, infatti, c’è ancora la finale sulla terra di Amburgo dello scorso anno. In quella partita (vinta in tre set) l’azzurro ha mostrato tanti elementi tecnici per poter mettere i bastoni tra le ruote all’allievo di Juan Carlos Ferrero. Per un’eventuale finale i nomi con cui fare i conti sono due: Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev.

Contro il greco Musetti è in svantaggio per tre a zero nei precedenti. L’ultimo è andato in scena sulla terra del Roland Garros. Qui l’italiano si è trovato in vantaggio di due set prima di calare fisicamente e subire l’inesorabile ritorno del campione ateniese. Contro il russo, invece, non ci sono scontri diretti all’attivo da registrare. Al momento, tuttavia, per quasi tutti (Djokovic compreso), è impensabile poter infastidire il tennis del moscovita. Quest’ultimo, infatti, è reduce da tre titoli consecutivi tra Rotterdam, Doha e Dubai e vero e proprio favorito della manifestazione a stelle e strisce.

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