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Masters 1000 Indian Wells 2023: l’analisi del tabellone di Jannik Sinner

Jannik Sinner
Jannik Sinner, Miami 2022 - foto Ray Giubilo

Dopo il titolo a Montpellier, la finale a Rotterdam ed il forfait a Marsiglia per via di uno stato influenzale, Jannik Sinner è pronto ad affrontare il torneo di Indian Wells, primo Masters 1000 della stagione in partenza sui campi in cemento outdoor del deserto californiano. L’altoatesino è stato inserito nella parte alta del tabellone e, in qualità di testa di serie numero undici, potrà godere di un bye all’esordio. Al secondo turno l’azzurro affronterà uno tra il francese Richard Gasquet oppure un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Contro il veterano francese non ci sono precedenti. Quest’ultimo ha iniziato la stagione con il piede giusto trionfando ad Auckland.

Risulta complicato, però, pensare che possa riuscire a contrastare la pesantezza di palla del Sinner ammirato in queste prime settimane di 2023. Al terzo turno il sogno di tutti gli appassionati italiani è un derby tutto azzurro contro Lorenzo Musetti. Il carrarino non sta vivendo un buon momento di forma. Nella trasferta sul rosso sudamericano, infatti, ha raggiunto al massimo i quarti di finale a Buenos Aires. Ad Indian Wells, così come Jannik, potrà usufruire di un bye al primo turno prima di un confronto in ogni caso molto ostico contro uno tra la wild card austriaca Dominic Thiem oppure l’altro transalpino Adrian Mannarino. Sperare in una sfida tra i due giovani azzurri è lecito ma ancora tanti tasselli devono incastrarsi al loro posto. Per Sinner i guai inizierebbero agli ottavi di finale.

Qui, infatti, se la vedrebbe contro il top ten danese Holger Rune, uno dei tennisti più in forma degli ultimi mesi sul circuito maggiore. Ai quarti di finale il livello di difficoltà non sarebbe di certo inferiore. Dall’altra parte della rete troverebbe il padrone di casa Taylor Fritz, che l’anno scorso stupì tutti andando a sconfiggere in due set lo spagnolo Rafael Nadal nell’ultimo atto. Questa sarebbe la prima sfida in cui Sinner partirebbe leggermente sfavorito rispetto all’avversario. Con il giovane scandinavo, maggiormente adatto alle superfici lente, l’altoatesino avrebbe sicuramente qualcosa in più in termini di pesantezza dei colpi ed adattabilità ad una superficie molto rapida.

In semifinale, poi, ci potrebbero essere due sfide rievocatrici di ricordi, in entrambi i casi brutti. Sinner, infatti, si potrebbe ritrovare di fronte uno tra lo spagnolo Carlos Alcaraz, in quella che sarebbe la rivincita dei quarti di finale degli scorsi US Open, oppure il polacco Hubert Hurkacz, già affrontato perdendo nella finale del Masters 1000 di Miami nell’aprile del 2021. Un altro nome da tenere in considerazione per il penultimo atto è quello del canadese Felix Auger-Aliassime. In un’eventuale finale gli avversari più probabili per l’azzurro sarebbero Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev. Contro il greco ha dimostrato ampiamente di potersela giocare in questi primi scampoli di stagione. In Australia, infatti, è arrivata una sconfitta ma solamente al termine di una battaglia di cinque set.

A Rotterdam, invece, è stato un dominio tecnico e tattico di Sinner, che ha potuto beneficiare anche delle amate condizioni indoor. Ci sarebbe senz’altro meno ottimismo in caso di ipotetico confronto con il russo, impostosi contro Jannik nella finale di Rotterdam al terzo set poche settimane fa. Il moscovita, Djokovic a parte, è il grande dominatore di questo inizio di stagione. A Dubai ha vinto il proprio terzo titolo consecutivo dopo Rotterdam e Doha dimostrando di essere tornato sui livelli del gennaio dello scorso anno. Ad Indian Wells, complice anche l’assenza di tanti big, sarà lui l’uomo da battere.

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