
Foto Andrea Rosito / IPA Sport / IPA
Termina in semifinale il percorso da sogno di Lorenzo Musetti agli Internazionali di Roma.
Il tennista azzurro si arrende a Carlos Alcaraz in una sfida meno spettacolare del previsto, a causa del forte vento che ha complicato un match già di per sé molto difficile per Lorenzo. Oltre alle condizioni atmosferiche, Musetti ha ammesso in conferenza stampa di aver partito la pressione di un’eventuale finale al Foro Italico. “L’emozione mi ha sicuramente bloccato e mi ha fatto sbagliare molto, bloccandomi le gambe“, racconterà ai giornalisti. Resta comunque un piazzamento tutt’altro che scontato che va ad aggiungersi all’altra recente semifinale, quella a Madrid di due settimane fa, e alla finale di Monte Carlo ironia della sorte persa proprio contro Carlos Alcaraz. Un periodo di forma che conferma quanto Musetti possa essere temibile per tutti, in vista di un Roland Garros che Lorenzo affronterà per la prima volta da top 10.
Rimpianto Musetti: quanto pesa quel tiebreak…
A differenza della sconfitta con Alcaraz nell’ultimo atto del Masters 1000 del Principato, questa volta l’incontro è stato giocato tatticamente in maniera troppo confusionaria da Musetti, quasi a voler cercare in tutti i modi di sorprendere Carlos, sicuramente più solido e concreto.

Nel primo set, il break immediato del classe 2003 e i tre break point vanificati da Musetti avevano subito anticipato quello che sarebbe stato l’andamento della partita, tant’è che Lorenzo ha chiuso la prima frazione con 29 errori non forzati. Per farci un’idea, nei quattro primi set delle partite precedenti qui a Roma era arrivato a 37 in totale con una media di poco superiore ai 9 per set. Averne commessi più del triplo fa capire il peso specifico di questa partita per Musetti.
Lorenzo ha comunque lottato, passando da 4-1 a 4-3 nel primo set e andando in vantaggio 3-1 nel secondo prima di perdere al tiebreak salvando un match point sul 6-5. Il rimpianto più grande però è proprio durante il tiebreak quando Musetti, dopo aver recuperato da 4-1 a 5-4 strappando due minibreak consecutivi ad Alcaraz, azzarda un drop shot discutibile che restituisce terreno allo spagnolo. Quell’errore è il manifesto perfetto della difficoltà nel giocare con il vento e naturalmente quella di rappresentare i colori del Belpaese nel torneo di casa.
Alcaraz come Nadal: uno spagnolo in finale a Roma dopo 4 anni
Era dal 2021 che uno spagnolo non arrivava in finale a Roma, un certo Rafa Nadal che nella sua carriera ha vinto ben 10 volte questo torneo mentre per Carlos Alcaraz sarà la prima volta e se contro Karen Khachanov non si era visto il miglior Carlitos, nelle sfide contro Jack Draper e Lorenzo Musetti il classe 2003 ha fatto vedere a tutti perché tornerà ad essere il numero due al mondo alla fine di questo torneo indipendentemente dalla vittoria in finale, scavalcando Alexander Zverev eliminato proprio da Musetti ai quarti di finale.