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Berrettini giocherà gli Internazionali d’Italia 2024: “Sono qui perché è Roma. Infortuni? A volte credo sia un rito vudù”

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo

A volte mi fermo e dico che deve esserci un rito vudù a giustificare questi problemi. Poi la parte razionale dice che è solo un virus o ciò che è stato. È molto difficile ripartire perché andare in un torneo e chiedersi se giocherai è diverso da chiedersi se giocherai bene o male. A volte è stancante e mi accorgo che sono esausto, poi schiarisco le idee e capisco che sono disposto ad affrontarlo perché amo giocare a tennis“. Matteo Berrettini è protagonista di un flusso di coscienza nella conferenza stampa che dà il via ai suoi Internazionali BNL d’Italia 2024. Dopo l’allenamento il finalista di Wimbledon 2021 ha parlato alla stampa slegando i dubbi sulla sua partecipazione: “Qui ho fatto una rifinitura, avevo già giocato questa mattina in un altro circolo. Sono qui perché è Roma, non sono riuscito ad allenarmi molto ultimamente ma ci sto provando per la partita con Napolitano. Il Foro Italico è cambiato tanto ed è migliorato, è bello essere tornato e sarà bello ritrovare il tifo”.

Berrettini ha risposto anche a un paio di domande sull’amico Sinner, grande assente dell’edizione 2024 degli Internazionali: Sono stato nelle sue scarpe e so cosa vuol dire rinunciare questo torneo. Sinner però è giovanissimo e giocherà da protagonista per tanti altri anni. Il torneo ha preso una bella botta, ma questo è lo sport e gli infortuni ne sono parte. Che consiglio gli darei? Dipende dal periodo e dai momenti. Per me gli infortuni sono stati purtroppo una costante. Per lui è diverso, ma è ben seguito ed è talmente maturo che è difficile consigliarlo. Lui quando decide pensa al futuro e anche questa volta credo sia stato così”.

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