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Australian Open 2024, Cahill: “Jannik dentro di sé aveva le risposte giuste. Vagnozzi ha fatto un lavoro incredibile”

Darren Cahill e Simone Vagnozzi
Darren Cahill e Simone Vagnozzi - Foto Agn Foto / IPA Sport / IPA

“Daniil Medvedev ha giocato un match incredibile, considerando gli sforzi fatti durante queste due settimane. Sapevamo che avrebbe iniziato forte, più aggressivo rispetto al solito, ma non credevamo che sarebbe riuscito a mantenere quel livello così a lungo nei primi due set”. Da uomo di gran spessore quale è, Darren Cahill – tecnico insieme a Simone Vagnozzi di Jannik Sinner – interviene in conferenza stampa facendo i complimenti a Daniil Medvedev. Il break fatto nel secondo set ci ha fatto intravedere un po’ di luce per la prima volta durante quei due primi set e ciò ha consentito a Jannik di avere più fiducia in avvio di terzo”, ha proseguito nella sua analisi della finale Cahill. “Ma anche lì, credo che lui abbia fatto un ottimo lavoro in un paio di game alla battuta per conservarla, il che è stato davvero importante, visto come stava servendo Daniil. Ci sono stati momenti del match in cui metteva in campo 5 prime su 6 ed era dura breakarlo. Se avessimo ceduto il servizio nei primi game del terzo set sarebbe stata durissima rientrare in partita”.

“Il mio contributo nel match è stato inferiore rispetto a quello offerto da Simone Vagnozzi, perché stava a lui trovare il modo di rimettere Jannik in pista. Una volta riuscitoci, è stata solo lotta, perché Daniil è un giocatore che non molla mai”, ha detto ancora l’australiano, che in passato aveva vinto Slam anche con Agassi e Halep. “Ci siamo confrontati spesso durante il match io e Simone e abbiamo apportato qualche accorgimento ed era lui poi che riferiva questi messaggi. Ha davvero svolto un lavoro incredibile con Jannik negli ultimi due anni. Ma poi, una volta arrivati al quarto e al quinto set dipende tutto da quel che hai dentro e Jannik dentro di sé aveva le risposte giuste. Devi sfidare te stesso e spingerti oltre i tuoi limiti per reagire a momenti come quelli vissuti oggi, osare grandi colpi, crederci e avere il coraggio di provarci quando più conta”, ha sottolineato non senza un pizzo d’orgoglio Cahill.

“Io non ho fatto altro che rinforzare i concetti di cui abbiamo parlato in questi giorni: a volte funziona, altre no. Ma di sicuro oggi lo ha aiutato a mantenere la sua concentrazione sul match, ed è stato molto importante. Sto lavorando con il miglior coach con cui abbia mai collaborato: Vagnozzi. Non avevo mai lavorato con un coach come lui, devo dire che sta facendo un lavoro incredibile”, ha concluso Cahill.

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