Biathlon

Biathlon, Lisa Vittozzi a cuore aperto: “Ho sofferto e toccato il fondo. Tornare a vincere è stato un sogno”

Lisa Vittozzi
Lisa Vittozzi - Foto LiveMedia/Florian Frison/DPPI

Un attimo sei sul tetto del mondo o quasi, quello dopo ti ritrovi nel baratro più profondo. Lo sport per tutti gli atleti, nessuno escluso, è così, ti può regalare le soddisfazioni più grandi della tua esistenza e allo stesso tempo portarti a dubitare di te stesso, delle tue capacità, di tutto ciò a cui hai dedicato sostanzialmente una vita. Lo sa bene Lisa Vittozzi, che nel 2019 a soli 24 anni è protagonista di una stagione meravigliosa nella Coppa del Mondo di biathlon chiusa in seconda posizione, per poi entrare in una crisi che sembrava non avere fine.

“Dopo essere arrivata seconda in Coppa del Mondo, ho avuto un periodo in cui le aspettative si sono alzate, avevo tantissima pressione, mi sono messa addosso tante responsabilità che non sono riuscita a gestire anche per via della mia giovane età”, racconta la campionessa azzurra in uno speciale filmato dall’IBU. “In quel periodo tanti fattori mi hanno condizionata, non riuscivo ad allenarmi come avrei voluto e ho iniziato ad avere tanta paura di affrontare le gare. Non riuscivo più a divertirmi. Ho iniziato a soffrire anche di attacchi di panico, non è stato un periodo facile per me”.

Il fondo, Lisa, lo ha toccato nell’appuntamento che ogni sportivo sogna sin da bambino: “Alle Olimpiadi di Pechino ho toccato il fondo, ed è stato lì che ho realizzato che dovevo trovare la forza per rialzarmi e cercare di uscire dal tunnel in cui mi ero rinchiusa. L’ho fatto con il coraggio di chiedere supporto a qualcuno che potesse aiutarmi a capire meglio me stessa”.

Tre anni difficili, uno più dell’altro. Poi, la rinascita, con una stagione 2022/2023 in cui Lisa è tornata a vincere in Coppa del Mondo e ai Mondiali, con l’oro in staffetta. “La vittoria a Ruhpolding è stata un’emozione incredibile perché tornare sul punto più alto della Coppa del Mondo è stato come un sogno – racconta Lisa -. E l’oro ai Mondiali con le ragazze è stata un po’ la chiusura del cerchio. Tutto il lavoro che abbiamo fatto e tutto il dolore che ho provato sono stati ripagati, perché con il duro lavoro e la forza di volontà sono riuscita ad essere lì e a vivere quel momento che penso di aver meritato”. Ora la 28enne di Pieve di Cadore è pronta a vivere un’altra stagione da protagonista sin da questo fine settimana, con la CdM che part da Oestersund.

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