Rugby

Rugby, il CT azzurro Quesada sul Sei Nazioni: “Abbiamo fiducia, ma servono costanza e concentrazione”

Pierre Bruno, Sei Nazioni rugby 2023 Italia-Irlanda
Pierre Bruno, Sei Nazioni rugby 2023 Italia-Irlanda - Foto Antonio Fraioli

Prenderà il via il prossimo 2 febbraio il Sei Nazioni 2024 e l’Italia arriva a questo appuntamento dopo un 2023 amaro, con cinque sconfitte nel torneo continentale e l’eliminazione nella Rugby World Cup. Ma la squadra azzurra ci arriva anche con un nuovo allenatore con le idee chiare su cosa serve ai suoi giocatori. Gonzalo Quesada ha parlato ai microfoni di Sky Sport durante la presentazione del torneo: “Sappiamo che la sfida è molto grande. Parlando con la squadra abbiamo guardato ai punti di forza e dove crescere e il primo punto che hanno detto anche i ragazzi è il bisogno di costanza, di competere con continuità“. Il CT azzurro ha poi concluso: “L’attacco sarà importante, ma la chiave sarà anche la difesa, che dovrà essere dura e attenta per tutti gli 80 minuti. Io ho fiducia in questo gruppo e in questa squadra. I ragazzi hanno una grande etica del lavoro e voglia di migliorare, e lavorare come allenatore in un gruppo simile dà grande motivazione“.

Un Sei Nazioni che per l’Italia è importante in campo, ma non solo, come ha evidenziato il presidente federale Marzio Innocenti: “Il rugby italiano è il Sei Nazioni. Noi ci basiamo quasi totalmente su questo evento: il 65% delle nostre risorse deriva proprio dal torneo. Attorno a esso si è costruito un sistema con cui l’Italia cerca di raggiungere i vertici del rugby mondiale, a partire dalle franchigie, passando per le Accademie e i campionati nazionali. Per noi è fondamentale fare sempre meglio in questo torneo“. Il presidente Fir ha poi concluso: “Abbiamo grande fiducia e la sensazione che ci stiamo avvicinando a quello che è il nostro obiettivo. Abbiamo una squadra molto giovane, ma con grande esperienza. La novità più importante è certamente il nuovo coach, Gonzalo Quesada“.

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