
Gonzalo Quesada, Italia rugby - Foto PA Wire/PA Images/IPA
Il CT azzurro presenta la lista dei 33 giocatori scelti per affrontare Australia, Sudafrica e Cile. Lamaro guida un gruppo rinnovato ma unito, tra conferme, giovani in crescita e ritorni attesi come quello di Pani.
L’Italia del rugby è pronta a chiudere il 2025 con tre test match di altissimo livello. In vista delle Quilter Nations Series, che vedranno gli Azzurri affrontare Australia, Sudafrica e Cile, il commissario tecnico Gonzalo Quesada ha ufficializzato la lista dei 33 convocati, illustrando nel dettaglio le sue scelte.
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“Abbiamo scelto un gruppo di quattro capitani – spiega Quesada –: Lamaro, Brex, Nicotera e Cannone. Michele rimane il nostro capitano principale, ma vogliamo distribuire la responsabilità. È importante che la leadership sia condivisa, perché tutti loro incarnano i valori di questa squadra”.
Gli avanti
In prima linea Quesada punta sulla continuità: confermati Fischetti, Spagnolo, Ferrari, Riccioni e il giovane Hasa, reduce da un’ottima estate. “Momo ha dimostrato di poter stare a questo livello – commenta il CT –. Abbiamo tre tallonatori pronti: Nicotera, Di Bartolomeo e Dimcheff”.
In seconda linea, accanto ai titolari Cannone e Ruzza, spazio a Zambonin, Favretto e al promettente Enoch Opoku, al debutto con la Nazionale maggiore. “Opoku ha grande potenziale e vogliamo che faccia esperienza in questo contesto” spiega Quesada.
Tra le terze linee, confermato il blocco Lamaro, Vintcent, Lorenzo Cannone, Zuliani, Izekor e Negri. “Abbiamo una terza linea di alto livello – sottolinea il tecnico –. Le scelte dipenderanno da forma e strategie: a volte potremmo anche vedere Lamaro e Zuliani insieme”.
La mediana
Per la cabina di regia, Quesada ha scelto tre mediani di mischia in grande condizione: Varney, Page-Relo e Alessandro Garbisi. “Rispetto all’anno scorso hanno tutti molto più minutaggio, e questo cambia tutto – commenta –. Sarà importante gestire i carichi in vista dei test match”.
All’apertura ci saranno Paolo Garbisi, Tommaso Allan e il giovane Giacomo Da Re, affiancato da Giovanni Montemauri. “Da Re ha sfruttato al meglio la sua opportunità alle Zebre – spiega Quesada –. È pronto per misurarsi a livello internazionale”.
I trequarti
Confermatissima la coppia di centri Menoncello–Brex, con Marin e Mazza come alternative. “Leo Marin è una vera opzione: ha qualità fisica e tecnica, e può essere anche un secondo playmaker”.
Nel triangolo allargato, convocati Ioane, Lynagh, Capuozzo, Pani e Todaro. Il rientro di Lorenzo Pani dopo oltre un anno di stop è una delle notizie più belle: “È importante riaccoglierlo nel gruppo per ritrovare gli automatismi e la fiducia” dice Quesada.
Sotto i riflettori anche il 19enne Edoardo Todaro, alla prima chiamata dopo l’esordio con meta in Premiership: “Edo è qui per fare esperienza, ma non è escluso che possa giocare. Ha talento e curiosità: due qualità preziose”.
Infine, una battuta su Capuozzo, utilizzato da mediano a Tolosa: “Ange resta per noi soprattutto un estremo e un’ala. È un giocatore chiave e deve sentirsi libero di esprimersi al meglio”.
Con un mix di certezze e giovani promesse, l’Italia si prepara dunque alla sfida con i Wallabies dell’8 novembre a Firenze, primo passo verso un finale di stagione che servirà a consolidare identità, gioco e ambizioni.
