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Boxe, Magnesi e Turchi per il rilancio. Signani, 43 anni e tanta sfortuna: forfait di Cash

Michael Magnesi
Michael Magnesi - Foto LiveMedia/Domenico Cippitelli

Doveva essere un week end chiave per la boxe italiana e lo sarà, ma solo in parte. Sul ring si rivedranno Michael Magnesi e Fabio Turchi, entrambi per motivi diversi a caccia di un rilancio. Il più atteso, però, era Matteo Signani. Il 43enne campione d’Europa deve rinunciare a combattere nella prestigiosa cornice della 02Arena (sottoclou del ritorno di Anthony Joshua) per un forfait (non ancora precisato) del suo sfidante Felix Cash. “Sono veramente dispiaciuto – ha detto Signani – mi ero preparato alla grande per questo incontro, è stato come prendere uno schiaffone. Farò il turista in questi due giorni a Londra, ma il Giaguaro non molla”. Non mollano nemmeno Michael Magnesi e Fabio Turchi. Il pugile laziale combatterà nella serata di venerdì contro l’argentino Ayrton Osmar Giménez, incontrista, guardia ortodossa, un buon allungo. In palio c’è la cintura mondiale WBC Silver dei superpiuma. Un viatico per la scalata iridata per il pugile di Cave, che al momento occupa l’undicesimo posto della classifica del World Boxing Council. Magnesi vuole cogliere l’occasione dopo la sconfitta contro Cacace in Inghilterra che gli è costato il titolo IBO. Quella stessa sigla, nella divisione dei massimi leggeri, vuole conquistarla Fabio Turchi. Anche il pugile toscano deve lasciarsi alle spalle un periodo difficile. A giugno è arrivata la sconfitta per ritiro contro Riakporhe nell’assalto al pass mondiale, a settembre invece un’altra mazzata: la positività ad una sostanza proibita che ne ha determinato la sospensione in via cautelare. L’incubo però dura poco, Fabio si dichiara innocente sin da subito e il 17 gennaio il Tribunale Antidoping ha riconosciuto la buona fede del pugile, scagionandolo.

Sabato, intorno alle 12:00, Fabio Turchi salirà sul ring in Australia per sfidare Floyd Masson, imbattuto con 12 vittorie. Il mancino di Brisbane in carriera ha combattuto solo nei ring in Australia e anche stavolta ‘giocherà’ in casa. Dalla sua Fabio vanta un curriculum decisamente maggiore del campione australiano. Ventuno vittorie (tra i titoli anche la cintura UE dei cruiser) e due sconfitte, una contro Tommy McCarthy (per il WBC International, ma fu split decision) e l’altra, stavolta netta, contro Richard Riakporhe. Dopo aver combattuto in Inghilterra e negli Stati Uniti, Turchi si concede anche la trasferta australiana. “Ci stiamo allenando in un contesto totalmente fuori dalla città che dista 30/40 chilometri di auto“, ha rivelato Fabio che vuole tornare a rispettare quelle aspettative che si era costruito nei primi anni di carriera. Dopo l’exploit di Ivan Zucco, anche Magnesi e Turchi vogliono rispondere presenti e mettere un tassello in più per il futuro della boxe italiana.

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