
Il team VR46 di Valentino Rossi continua a vivere un campionato fatto di alti e bassi, ma con segnali incoraggianti che arrivano soprattutto da Fabio Di Giannantonio.
Sul circuito di Le Mans, teatro del Gran Premio di Francia, il pilota romano è riuscito a strappare un settimo posto in gara dopo una partenza dalla 17ª posizione in griglia, raccogliendo 11 punti e confermandosi in crescita sotto il profilo della competitività. Nel complesso, la prestazione di Di Giannantonio è stata una delle note liete di un fine settimana che ha visto il team navigare tra difficoltà tecniche e tensioni interne. Lo stesso Alessio Salucci, Direttore Generale della squadra, ha parlato di “gara super compromessa” dalla partenza arretrata, ma ha elogiato lo spirito combattivo del pilota e il ritrovato feeling con la Ducati. Il lavoro di setup ha premiato: il ritmo mostrato da Diggia è stato costante, e l’entusiasmo con cui ha tagliato il traguardo è il segnale più importante per un box che ha bisogno di certezze.
Più complicata invece la domenica di Franco Morbidelli, soltanto 17° al traguardo. Rientrato dall’infortunio subito a Jerez, il pilota italo-brasiliano ha lamentato un problema con l’abbassatore anteriore che lo ha fatto scivolare subito in fondo al gruppo. Nonostante il buon passo dimostrato in alcuni frangenti, la gara è stata irrimediabilmente compromessa. Per la VR46, che guarda alla lunga distanza, c’è ancora tanto su cui lavorare, ma il podio rimane un obiettivo alla portata, soprattutto se il rendimento di Di Giannantonio continuerà a crescere.
MotoGP, Salucci accoglie Acosta in Ducati
Le parole rilasciate da Alessio Salucci a Sky Sport MotoGP non sono passate inosservate, soprattutto quelle legate al futuro del team e alle possibili mosse di mercato. Tra gli scenari ventilati, uno in particolare accende la fantasia dei tifosi: l’arrivo di Pedro Acosta alla VR46 a partire dal 2026. Attualmente in forza alla KTM, Acosta ha chiuso il GP di Francia al quarto posto, confermando ancora una volta di essere uno dei talenti più puri e promettenti della MotoGP. Il suo contratto in scadenza apre inevitabilmente a ipotesi di mercato, e proprio la VR46 potrebbe rappresentare la prossima tappa della sua carriera.

Salucci non ha negato del tutto la possibilità, pur mantenendo un tono cauto: “Al momento c’è stato un contatto in cui Pedro ha parlato con Vale, niente di più, ma mai dire mai”. Nessuna trattativa ufficiale in corso, ma un’apertura che lascia spazio all’immaginazione. Con Pedro e il suo management non abbiamo più avuto nessun tipo di contatto, se non un ‘ciao ciao’ nel paddock – ha aggiunto Salucci, lasciando intendere che le porte non sono affatto chiuse. L’approdo di Acosta rappresenterebbe un colpo mediatico e tecnico per la scuderia, soprattutto in vista del 2026, anno in cui scadrà l’attuale contratto di Franco Morbidelli.