
Pecco Bagnaia si era presentato al GP d’Italia con l’anima in subbuglio: reduce da un avvio di stagione complicato, il pilota torinese ha spento i sogni di titolo con due mondiali alle spalle, ma l’ottimismo sembra ormai una chimera.
Dopo aver conquistato la grinta necessaria nella gara di domenica al Mugello, i risultati non sono arrivati. Il quarto posto vale più per l’orgoglio che per i punti, ma la matematica del mondiale parla chiaro: la rincorsa sembra ormai appannaggio della famiglia Marquez, con Marc sempre più lontano. Dopo due titoli consecutivi, per Bagnaia la battaglia con Marc Marquez non è solo sportiva, ma una questione di orgoglio personale. Ci sono stati sprazzi di bagarre veri, sorpassi al coltello, un piglio guerriero, ma tutto ciò non è bastato.
Una spanna in più, sempre, lo separa dal dominatore della stagione, e anche le velate dichiarazioni in conferenza stampa hanno acceso il dibattito. Quando un tono a metà tra ironia e stizza è sfuggito, qualcuno ha storto il naso: è il coefficiente umano, ma in uno sport dove ogni dettaglio conta, l’effetto è amplificato. Al suo fianco, Alex Marquez scala il podio senza sforzo, consolidando il dominio della famiglia. E sul circuito del Mugello, scenario quasi sacro per la MotoGP e per Bagnaia, il confronto tra le “rosse” e la famiglia spagnola ha assunto toni epici.
Mugello, Di Giannantonio e Marquez scoperchiano il vaso
Il weekend al Mugello ha regalato un retroscena che farà parlare gli addetti ai lavori: uno scambio imprevisto, tra battuta e tensione, sulla presunta superiorità tecnica della moto dello scorso anno. In conferenza stampa, Fabio Di Giannantonio si avvicina a Marc Marquez e lascia cadere una frase legata alla moto della Ducati “minore”: “La GP24 va più forte anche sul dritto…”. Un commento apparentemente innocuo, ma che allude alla realtà dei fatti mostrata da Bagnaia. Marc inizialmente nega ma, incalzato da Di Giannantonio, ammette: “È la stessa moto”, provocando la risposta istintiva di Diggia che ha aggiunto: “sì, ma non si può dire”. Una freccia verso Davide Tardozzi, tra sorrisi tesi e sguardi che lasciano capire come quella dichiarazione fosse destinata a rimanere sottotraccia.

Quel momento sottolinea una crepa nel muro compatto della Ducati: se da un lato Bagnaia ha confermato sul campo di essere “in gara”, dall’altro il pilota pensa che la moto attuale abbia perso qualcosa rispetto alla precedente. Una voce che circola tra le opinioni di parenti e tecnici, ma che lascia intravedere tensioni interne e una possibile rottura, pronta a esplodere se non verrà gestita con tempismo. Se addirittura in casa c’è chi mette in discussione Pecco Bagnaia, addirittura con un pizzico di ironia, allora il problema è più grave del previsto.