
Il romano conquista l’Hainan Open dopo un playoff emozionante con l’austriaco Steinlechner e, con il terzo titolo stagionale sull’HotelPlanner Tour, ottiene la promozione immediata sul massimo circuito europeo. “Una delle giornate più belle della mia carriera”, ha detto il 28enne azzurro.
Renato Paratore è tornato. Il golfista romano, 28 anni, ha conquistato ieri il successo nell’Hainan Open al termine di un torneo impeccabile, suggellato da un playoff vinto con freddezza contro l’austriaco Maximilian Steinlechner. Con questo trionfo, il terzo stagionale sull’HotelPlanner Tour, l’azzurro ha ottenuto la promozione immediata sul DP World Tour, tornando protagonista nel gotha del golf europeo.
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Sul percorso del Sanya Luhuitou GC (par 72) a Hainan Island, Paratore ha chiuso le 72 buche in 271 colpi (-17) con giri finali da 66 e 66, raggiungendo Steinlechner all’ultima buca con un birdie fondamentale dopo il bogey alla 17. Lo spareggio ha premiato l’azzurro: par per lui, doppio bogey per il rivale. “Il putt alla 18 è stato decisivo – ha raccontato Paratore – senza quello non sarei arrivato al playoff. Sono felicissimo, è uno dei giorni più belli della mia carriera. Ringrazio chi mi ha sempre sostenuto, soprattutto nei momenti difficili”.
Per l’Italia si tratta della seconda vittoria internazionale in due giorni, dopo quella di Jacopo Vecchi Fossa nel Parma Alps Open. Un segnale della grande vitalità del movimento azzurro.
Non solo Paratore: a Sanya anche Stefano Mazzoli ha brillato, ottavo con 276 (-12), salendo dal 19° al 16° posto della “Road to Mallorca”. Più in difficoltà Filippo Celli, 39° con 282 (-6), che però resta in piena corsa per una delle venti carte stagionali che garantiranno l’accesso al DP World Tour 2026.
Il torneo ha regalato spettacolo anche nelle retrovie: terzo posto per il francese Felix Mory con 273 (-15), quarti con 274 (-14) il tedesco Jan Schneider, lo spagnolo Sebastian Garcia e il cinese Zhengkai Bai, settimo lo svedese Tobias Jonsson a -13.
Per Paratore, professionista dal 2014, si tratta della quinta vittoria complessiva in carriera, considerando anche i due titoli già conquistati sul massimo circuito (Nordea Masters 2017 e Betfred British Masters 2019). Un palmarès che si arricchisce e lo rilancia definitivamente: dopo i successi di aprile nell’UAE Challenge e nell’Abu Dhabi Challenge, il romano conferma di essere tornato ai livelli più alti, con la maturità tecnica e mentale di un campione esperto.