
Il 18enne marchigiano incanta nella sua prima finale iridata da senior: due salti di alto livello lo portano tra i grandi della specialità. Oro a Yulo, argento a Davtyan e bronzo a Chepurnyi.
Da “Piumino” a Fantastico 4°. Tommaso Brugnami sfiora il podio mondiale al volteggio nella finale di Giacarta e scrive una pagina importante per la ginnastica italiana. Il diciottenne di Ascoli Piceno, al debutto assoluto in una rassegna iridata da senior, si ferma a soli 17 millesimi dalla medaglia di bronzo, chiudendo con una media di 14.466.
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Brugnami ha aperto la gara con uno Yurchenko con tre avvitamenti, macchiato soltanto da un piccolo passo in chiusura (14.366), per poi firmare un Kasamatsu con due avvitamenti quasi perfetto, atterrato in maniera impeccabile (14.566 con bonus per stop). Una prestazione che lo ha proiettato al comando fino al turno dei big.
Solo tre campioni di livello assoluto sono riusciti a superarlo: il filippino Carlos Edriel Yulo, oro con 14.866, l’armeno Artur Davtyan (14.833) e l’ucraino Nazar Chepurnyi (14.483). L’azzurro chiude così quarto, davanti a rivali di esperienza come il russo Marinov e il cinese Huang.
Un piazzamento che vale come una vittoria: «Se me l’avessero detto un mese fa, avrei pensato a un sogno – ha raccontato Brugnami –. Un anno fa guardavo questi campioni in tv alle Olimpiadi, oggi sono a un passo da loro. È stato bellissimo vivere una finale mondiale».
Fabrizio Marcotullio, tecnico che lo allena sin dai 6 anni, non nasconde l’orgoglio: «Tommy è un ragazzo d’oro. Ha fatto il massimo, ma i margini ci sono: lavoreremo per aggiungere mezzo avvitamento a entrambi i salti. Il futuro è tutto suo».
