Formula 1

Verstappen è il più forte, Sainz straordinario. E Leclerc sciupa nel momento decisivo

Max Verstappen Red Bull
Max Verstappen - Foto MARK AVELLINO/SportPix / IPA

Come al gatto con il topo. Nel momento più importante esce la legge del più forte: Max Verstappen tira fuori il coniglio dal cilindro e si prende anche la pole position del Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Tre su tre per l’olandese che stavolta, sino al Q3, vedeva gli avversari lontani. E gli avversari hanno un nome chiaro: Ferrari. La ‘Rossa’ illude, ma nel momento decisivo non sfrutta l’evoluzione della pista, complice anche qualche imprecisione e scelta errata dei piloti e chiude seconda con un fantastico Carlos Sainz e quinta (poi quarta per la penalizzazione di Sergifo Perez) con Charles Leclerc.

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Max aveva cominciato il Q1 lamentandosi, e non poco, della sua Red Bull in radio. Ma il suo ingegnere, Lambiase, gli ha risposto: “Solo belle notizie oggi eh..”. Come a dire dopo si metterà tutto a posto ed effettivamente è stato così. Con l’evoluzione del tracciato, la pista è andata incontro alla Red Bull che ha tirato fuori tutto il suo potenziale con il tre volte campione del mondo, cannibale che non vuole fare sconti a nessuno. Si era inserito al terzo posto Sergio Perez che però è stato penalizzato di tre posizioni per impeding nei confronti di Nico Hulkenberg e che quindi lo costringerà a partire al sesto posto, chiamato ad una rimonta importante e soprattutto anche in ottica strategia svuotando le spalle di Max che dovrà gestire gli attacchi della Ferrari da solo.

Per la Ferrari una qualifica a due facce. Quella sofferente ma contenta di Carlos Sainz: lo spagnolo due settimane fa entrava in sala operatoria per l’appendicite, due settimane dopo tira fuori una prestazione straordinaria e si mette a due decimi dall’olandese volante. Con qualche rammarico, certo, visto che nel giro buono ha commesso una sbavatura tra curva 9 e 10 che gli è costato parecchio. Ma chiedere di più a un Sainz debilitato era francamente impossibile. Domani per lui sarà ancora più difficile visto che dovrà affrontare 58 giri e lo sforzo fisico richiesto sarà ancora più alto, ma Carlos ha già dimostrato di saper stupire.

L’altra faccia è quella di Charles Leclerc che è apparso sempre a rincorrere il suo compagno di squadra. E questo gli ha fatto prendere una decisione sbagliata: ovvero, dopo aver offerto il sottosterzo per tutta la sessione (come Verstappen), ha chiesto ai suoi meccanici di modificare l’incidenza dei flap dell’alettone anteriore per avere una macchina più “puntata” e una migliore rotazione in curva del retrotreno. Ma l’intervento non ha portato gli effetti sperati, tutt’altro. E quindi l’ultimo tentativo, quello decisivo, il monegasco non è riuscito a mettere insieme il giro. Partirà quarto dietro anche a Lando Norris e sarà fondamentale superarlo al via per provare l’attacco a Max con due punte.

Notte fonda per la Mercedes che chiude settima con George Russell e addirittura undicesima e fuori dal Q3 con Lewis Hamilton. Il team inglese, dopo due anni e mezzo quasi, non riesce ancora a comprendere la macchina che si accende di colpo in condizioni particolari e poi si spegne con la facilità di un interruttore domestico. Ottima prestazione di Yuki Tsunoda che porta la sua Racing Bulls all’ottavo posto e domani ha la grande chance di portare a casa i primi punti dell’anno visto che alle spalle ha anche le due Aston Martin, apparse poco competitive su questo tracciato.

 

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