
Vasseur Leclerc rottura
Un’altra prestazione insoddisfacente mette Charles Leclerc in una posizione imbarazzante. L’addio è sempre più vicino.
Le qualifiche del GP di Singapore, ormai praticamente ininfluente ai fini della classifica per la squadra italiana ma comunque un impegno importante per racimolare punti e conferme, hanno dato un pessimo responso alla scuderia rossa Ferrari. Se Mercedes – autrice di una bella pole position grazie a George Russel – e Red Bull confermano una fase di ripresa, per il Cavallino Rampante non sembra esserci niente da fare.
Al termine della sessione Q3 Lewis Hamilton è risultato sesto con Charles Leclerc addirittura settimo, dietro di lui e posizionato in una quarta fila che lascia poco spazio alle interpretazioni. La vettura proprio non va ed il pilota monegasco non riesce a trovare un’intesa con la SF-25 come del resto è successo per tutta la stagione. Non è la prima volta che, a prescindere da come poi va la gara, i due piloti del team si trovano in questa amara situazione.
Tutto questo ovviamente pesa molto di più sulle spalle di Charles Leclerc che, a 27 anni, non ha ancora vinto un singolo mondiale iridato. Se Hamilton potrebbe ritirarsi oggi e dire comunque di aver avuto una carriera straordinaria, il pilota di Monaco deve invece farsi qualche domanda importante. Ha davvero senso continuare? Le sue parole dopo le qualifiche non lasciano molto spazio alle interpretazioni.
La batosta di Singapore è l’ultima goccia
“È stato un weekend molto complicato finora: nella prima sessione di libere siamo stati veloci, senza nemmeno spingere al massimo, ma poi abbiamo dovuto modificare alcuni aspetti della vettura”, spiega alla stampa Charles specificando che i veri problemi in realtà sono iniziati dalla seconda sessione di prove libere. Questo però non giustifica tutto il resto della stagione, corsa sempre in questa condizione di inferiorità rispetto ai team al top della griglia.

“C’è sempre una spiegazione, ma non è mai abbastanza convincente. C’è un team come la Mercedes che, pur dovendo faticare con il caldo su una pista come questa, riesce comunque a conquistare la pole” l’analisi che suona molto piccata del pilota. Secondo Leclerc, il problema continua ad essere sempre lo stesso da quando è iniziata la stagione. L’auto è semplicemente inguidabile, cosa rimarcata spesso anche dal compagno di squadra.
“Non so più cosa dire: ho dato tutto, ma la macchina era davvero difficile da guidare”, l’amara conclusione. Leclerc ha più volte ribadito la sua fedeltà a Vasseur ed a Ferrari. Ma se anche il 2026 dovesse continuare su questo registro, a 28 anni suonati il pilota potrebbe davvero interrogarsi e guardarsi attorno. Anche lui, come tutti i piloti che corrono a questi livelli, vorrebbe puntare al titolo. Cosa che ora come ora, pare davvero difficile da fare.