
Charles Leclerc dramma
Charles Leclerc si lascia andare ad una ammissione che lascia senza parole: il ferrarista l’ha detto davvero
Il Canada non è stato certo fortunato per la Ferrari, anzi. Leclerc ed Hamilton non sono arrivati a podio ed anche stavolta la Rossa ha dovuto masticare amaro. I risultati proprio faticano ad arrivare, la monoposto del Cavallino è molto incostante ed i piloti sono spesso in difficoltà. Non proprio quello che si aspettava all’alba di questo Mondiale, iniziato sotto il migliore degli auspici visto anche l’arrivo di Lewis Hamilton.
Ed invece, proprio come negli ultimi anni, sta diventando una sorta di grande rimpianto, di quel che poteva essere e non è stato. Insomma, non arrivano buone notizie, tant’è che entrambi i piloti hanno già avanzato possibilità di parlare con il team e dedicarsi già alla monoposto della prossima stagione, considerato come nel 2026 cambierà il regolamento e con esso anche le monoposto ovviamente.
Intanto dal Canada la Ferrari è tornata in Italia senza alcun podio e con la consapevolezza di quel che poteva essere e non è stato. Ed ora? Si proverà a fare meglio già in vista del prossimo Gran Premio, senza alcun aggiornamento previsto.
Leclerc e gli errori a Montreal: le sue parole
A Montreal non sono mancati gli errori dei piloti. Il quinto posto di Leclerc è frutto anche del “muro” nella prima sessione di prove libere con la seconda sessione saltata. Questo gli ha impedito di essere al top durante le qualifiche e commettere l’errore nella Q3 nel giro che stava disputando per aggredire la pole position.

Lo stesso Leclerc ha ammesso gli errori commessi e spiegato come non sia stato perfetto, anzi. “Non voglio parlare con i sé e con i ma” ha spiegato il pilota monegasco. “Non ho messo tutto insieme alla fine e non ho fatto il mio lavoro. Nel week end passato la Mercedes ha avuto la meglio, un po’ più in difficoltà era la McLaren mentre la Red Bull è costantemente lì” ha aggiunto.
“Penso che fossimo con loro ma non posso dire dove saremmo finiti” ha ammesso il pilota. Di certo c’è che la SF-25 non riesce a raggiungere i livelli di competitività delle avversarie e sta pagando decisamente dazio.