
Furia totale di Lewis Hamilton contro la Ferrari: la decisione dei tecnici della Rossa non è andata giù al pilota inglese
Sprofondo rosso. La Ferrari annaspa a Miami e dà forse l’addio definitivo al Mondiale: quella vista negli Stati Uniti non è una monoposto dalla quale ci si può aspettare una rimonta come quella che servirebbe a Leclerc e Hamilton per entrare nella lotta per il titolo.
Una macchina indecifrabile, che passa dall’essere la migliore in pista nel Gp di Arabia Saudita a non riuscire a tenere il passo della Williams nelle Qualifiche di Miami. Vasseur insiste nelle sue classiche dichiarazioni, parlando di potenziale da estrarre, ma intanto il calendario va avanti e i punti di distacco aumentano. Come aumenta lo sconforto dei piloti, ormai rassegnati ad una SF-25 che non soltanto non è competitiva, ma che si fa anche fatica a comprendere.
Se a questo si aggiungono gli errori ai box, il quadro è completo. Proprio a Miami Lewis Hamilton è stato protagonista nella Sprint: è sua la chiamata delle gomme rosse che ha consentito alla Ferrari numero 44 di chiudere sul podio la gara breve. Sempre suo però prima lo sfogo dopo l’incidente di Charles Leclerc nel giro di ricognizione: un incidente assurdo, con le due Ferrari in pista con le intermedie, mentre su Miami si abbatteva il diluvio e tutte le altre vetture montavano pneumatici da bagnato.
Hamilton, il team radio è un’accusa: “Non ci posso credere”
È un team radio furente quello di Lewis Hamilton prima della partenza della sprint del GP di Miami. Proprio quando Charles Leclerc va a muro, scivolando su una pista allagata con gomme non adatte alle condizioni, il pilota apre la comunicazione via radio con i box ed esterna tutta la sua contrarietà.

“Non posso credere che mi abbiate messo le gomme intermedie” la frase che sintetizza l’umore del sette volte campione del mondo. Un Hamilton che poi è riuscito a portare la Ferrari sul podio, prima di rassegnarsi alla mediocrità di una vettura di cui non si riesce a capire l’esatto potenziale. Fuori in Q2 nelle Qualifiche per la gara della domenica, il britannico è apparso contrariato e giù di morale. Non potrebbe essere altrimenti per un campione che era arrivato con la voglia di chiudere con il botto la sua straordinaria carriera e vede il suo sogno rosso trasformarsi in un incubo da cui non ci si riesce a svegliare.