Formula 1

F1, prossima fermata: Jeddah Corniche Circuit, un crogiolo di controversie e spettacolo

Arabia Saudita Gp
Gp Arabia Saudita - Foto LiveMedia/Florent Gooden/DPPI

Dopo il debutto della nuova stagione tra le dune del Bahrain, il Circus della Formula 1 si prepara ad atterrare sulla sponda opposta della Penisola arabica per affrontare il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che si terrà sul Jeddah Corniche Circuit, situato nella zona portuale occidentale di Gedda e, dunque, lungo la costa del Mar Rosso.

La Storia del Gran Premio dell’Arabia Saudita

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita è stato ufficialmente introdotto nel calendario della Formula 1 nel 2021, con il Jeddah Corniche Circuit che ha ospitato la sua prima gara il 5 dicembre dello stesso anno. In realtà, l’intenzione iniziale degli organizzatori era quella di considerare il circuito di Gedda come provvisorio, per poi spostare la sede del Gran Premio dell’Arabia Saudita nella sua capitale, a Riad, in particolar modo nel quartiere di Qiddiya, a partire dal 2023. Ma i picchi di velocità toccati e la sfida tecnica offerta dal circuito lo hanno immediatamente reso un punto di riferimento per i piloti e gli appassionati di tutto il mondo, rimanendo così in calendario almeno fino al 2027 (in attesa della costruzione di un nuovo tracciato a Qiddiya, ndr).

Il Circuito di Jeddah Corniche: un tracciato da record

Dal punto di vista tecnico, il Jeddah Corniche Circuit è uno dei tracciati cittadini più spettacolari e impegnativi del campionato mondiale di Formula 1. Progettato dall’ingegnere Hermann Tilke, il circuito si affronta in senso antiorario e si snoda per 6174 metri e presenta una serie di curve veloci e curve cieche che mettono alla prova le abilità dei piloti. Con 27 curve, di cui 11 a destra e 16 a sinistra, il circuito offre una sfida unica con una pendenza massima di 12 gradi nella curva 13, ed è la pista con il numero più alto di curve tra tutte quelle proposte nel calendario. In più, è considerato il tracciato cittadino più veloce tra quelli su cui il campionato mondiale di Formula 1 ha corso (velocità media di 252,8 km/h, anche grazie a tre zone DRS molto estese, ndr) e il secondo tracciato più lungo, dopo quello di Spa-Francorchamps (lungo 7004 metri, ndr), in Belgio.

Controversie Etiche: Diritti Umani e Critiche

Nonostante l’entusiasmo per l’evento, il Gran Premio dell’Arabia Saudita non è privo di controversie. Il paese ha ricevuto critiche per le sue politiche sui diritti umani e le questioni etiche, e le organizzazioni per i diritti umani hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle violazioni dei diritti fondamentali nel regno saudita, suscitando dibattiti sulla scelta di tenere una gara di Formula 1 in questo contesto. Eventi sportivi come il Gran Premio in questione, verrebbero infatti utilizzati per distrarre le persone da gravi violazioni dei diritti umani; d’altro canto, l’Arabia Saudita ha sempre sostenuto che la gara fa parte di un processo per aprire il Paese al mondo esterno.

Record di Velocità in F1

Il record assoluto del circuito è stato stabilito da Lewis Hamilton a bordo della W12, mettendo a segno una cronometria di 1’27’511 stabilita nelle qualifiche del Gran Premio d’Arabia Saudita 2021.

Prospettive per il Gran Premio 2024

Con la gara che si terrà in notturna e offrirà una sfida unica sia per i piloti che per le squadre, il Gran Premio dell’Arabia Saudita promette emozioni e colpi di scena. Con le squadre che affineranno le loro strategie e i piloti pronti a sfidare i limiti della velocità e della precisione, non vediamo l’ora di vedere chi emergerà vittorioso da questa spettacolare sfida nel regno dei deserti che si terrà, per la prima volta nella sua storia, di sabato, nel rispetto del Ramadan.

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