Formula 1

F1 Mondiale 2023: tutti i piloti e i team al via

Leclerc e Verstappen
Leclerc e Verstappen - Foto LiveMedia/Xavi Bonilla / Dppi/DPPI

Tra conferme e novità, inizia finalmente il Mondiale di F1 2023. La Formula 1 torna e lo fa dal Bahrain, dove inizia un estenuante campionato iridato che durerà fino a fine novembre con l’appuntamento conclusivo di Abu Dhabi. La bellezza di 23 gare renderanno questa stagione la più lunga per il numero di weekend in cui si corre, è dunque tempo di familiarizzare in modo definitivo con i protagonisti che ci faranno vivere emozioni forti nel corso dei mesi, vale a dire i piloti e i team al via: ecco dunque la presentazione delle lineup di ciascuna scuderia per questo Mondiale di F1 che si prospetta come ricco di sorprese e spettacolo.

Anche quest’anno, è caccia aperta a Max Verstappen, due volte campione con la Red Bull e pronto a dominare anche questo Mondiale. Il pilota olandese è ormai all’apice della sua maturità, ha imparato a gestire le gare senza troppi colpi di testa improvvisi, conscio del fatto che 18 punti sono meglio di 0, ed è così che record dopo record, vittoria dopo vittoria, si è preso lo scorso titolo iridato. La sua speranza è quella di partire alla grande fin dai primi appuntamenti e di non dover rincorrere. Al suo fianco, confermato il messicano Sergio Perez, deluso dopo la scorsa stagione in cui ha fallito l’obiettivo di chiudere al secondo posto della classifica piloti. Tra alti e bassi, Checo ha comunque un patrimonio di due vittorie da dover quantomeno confermare nel 2023, ma da lui ci si aspetta anche la capacità di difendere il suo capitano, perché nel team austriaco i galloni sono chiaramente distribuiti, dagli attacchi dei rivali.

Primo tra tutti, Charles Leclerc, vice-campione in carica e reduce da una stagione che era partita nel migliore dei modi e stava facendo sognare tutti in Ferrari, poi troppi errori del team e anche suoi e il discreto finale che è valso almeno il secondo posto. Il monegasco punta senza mezzi termini alla vittoria del Mondiale, per farlo non dovrà commettere errori e soprattutto avrà da superare la concorrenza di un agguerrito Carlos Sainz. Lo spagnolo, confermato dal Cavallino dopo un’annata tra alti e bassi, vuole fare meglio e guadagnarsi in pista il ruolo di prima guida: obiettivo ambizioso, ma ha le carte in regola per provarci. In un’ipotetica griglia di partenza, la Mercedes viene subito dopo, anche se dai test in Bahrain è apparsa in difficoltà. Per George Russell, la scorsa stagione è stata ottima e si è anche tolto il lusso di vincere un Gran Premio. Dovrà riconfermare quanto di buono fatto vedere e ancora una volta tener dietro Lewis Hamilton, tra i delusi lo scorso anno: zero vittorie, interrompendo una striscia ultradecennale, un rapporto non idilliaco con la sua vettura. Il sette volte campione è chiamato senza mezzi termini al riscatto.

Veniamo nel pacchetto di mischia con l’Alpine che, dopo i tre top team che confermano i propri piloti, ha cambiato. Via Fernando Alonso, dentro Pierre Gasly, a formare un’accoppiata tutta francese con Esteban Ocon per il team transalpino che punta a salire più volte sul podio, mai raggiunto nel 2022, a chiudere quantomeno quarto in classifica costruttori e a far nascere sintonia tra i due compagni e rivali. Sarà un bel testa a testa tra piloti reduci da momenti opposti, Gasly in grande difficoltà con AlphaTauri l’anno scorso, Ocon solidissimo e quasi sempre a punti. In McLaren novità Oscar Piastri. Il brasiliano ha sostituito Daniel Ricciardo, che ha perso il sedile dopo una pessima annata, ed è uno dei rookie di questo Mondiale. Difficile dire cosa ci si può aspettare da lui, visto che la concorrenza in casa con Lando Norris (unico pilota non dei 3 top team a salire sul podio lo scorso anno) è complicatissima, ma il talento c’è e può togliersi soddisfazioni. Lo stesso Norris parte per ritrovare i podi e commettere meno errori possibili per approfittare di quelli delle scuderie più forti: l’obiettivo è lottare persino per il quinto posto nella classifica piloti. L’Aston Martin sembra aver fatto un salto di qualità rispetto alla scorsa stagione. Via Vettel, che ha lasciato il mondo della F1, ecco che arriva Fernando Alonso, due volte campione ancora voglioso di mettersi in gioco. Dai test, sembra che possa davvero puntare ad avvicinarsi alla Mercedes e a superare Alpine e McLaren come rapporti di forza, ma bisognerà capire ancora qualcosa di più. Accanto all’asturiano, ovviamente, Lance Stroll, l’unico pilota che non perderà mai il sedile, al netto comunque di discrete performance lo scorso anno. Eppure, non sarà al via in Bahrain, e forse nei successivi appuntamenti, a causa di un infortunio, pertanto vedremo il giovane brasiliano Felipe Drugovich, un altro rookie.

Line-up confermata in casa Alfa Romeo, con l’esperienza di Valtteri Bottas, che punta alla top-10 nella classifica piloti, e un Guanyu Zhou chiamato a dimostrare tutto il suo potenziale per non vedere messo a rischio il suo sedile. Il cinese non ha fatto bene fin qui e deve cambiare passo. Stesso discorso per Yuki Tsunoda in AlphaTauri, bisognerà commettere meno errori dello scorso anno e trovare con più frequenza i punti, anche perché adesso c’è un nuovo compagno, ed è di quelli tosti. Stiamo parlando dell’olandese Nyck De Vries, debuttante come pilota ufficiale ma non in assoluto nella F1. Soprannominato Nyck The Quick, “il veloce”, da lui ci si aspettano grandi cose e un buon bottino di punti, ma dovrà fare i conti con le difficoltà del debuttante. Per quanto riguarda l’Haas, scelta forte in autunno quella di non confermare Mick Schumacher, riportando nel Circus Nico Hulkenberg, a far coppia – che esperienza! – con il confermato Kevin Magnussen. Difficile dire dove potranno arrivare i due, se la macchina sarà prestante con le loro abilità di guida si può puntare a chiudere in top-10 più volte rispetto alla passata annata comunque non troppo negativa. Infine, la Williams, che punta innanzitutto a non essere il solito fanalino di coda. E dai test in Bahrain, emerge come possa riuscirci. Dato il benservito al buon Latifi, a far coppia con l’ottimo Alexander Albon, che lo scorso anno è stato un drago in qualifica – non sempre però in gara – c’è l’americano Logan Sargeant, debuttante assoluto: di lui si dicono grandi cose, la sua vettura non è certo quella in cui sarà facile dimostrare di avere la stoffa del campione, ma dalle prime gare ne capiremo qualcosa.

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