Formula 1

F1, la Mercedes presenta la W15: la Stella recide i legami con il passato

George Russell Mercedes
George Russell - Foto LiveMedia/Florent Gooden/DPPI

Nello stesso giorno in cui i vicini di casa di Woking hanno presentato la MCL38, anche Mercedes ha tagliato il nastro inaugurando la sua W15, vettura con cui gareggerà nella stagione 2024 di Formula 1 e che ha l’obiettivo di tagliare i ponti con il recente passato. La nuova monoposto della scuderia di Brackley, nata sotto l’occhio vigile del suo direttore tecnico James Allison, stupisce a primo impatto specialmente dal punto di vista estetico, con una livrea prevalentemente in nero carbonio (per questioni di peso, ndr) con tracce di rosso, tinta sociale dello sponsor Ineos, e verde, colore principale dello sponsor Petronas. Inoltre, la livrea viene rifinita con il ritorno del colore argento su una vettura Mercedes, prevalentemente posizionato nella parte del muso e che va via via sfumandosi con il nero nella zona del retrotreno della macchina.

In quest’area, oltre alle classiche stelle Mercedes, è possibile intravedere una piccola stella rossa, che commemora l’ex presidente non esecutivo del team, Niki Lauda, scomparso nel maggio del 2019. In attesa della RB20, la perfetta armonia cromatica che dipinge l’ultimo gioiello della Stella la posiziona di diritto tra le monoposto più eleganti ed audaci presentate finora. Audacia che non manca neppure a livello tecnico, dato che la filosofia incarnata dalla W15 è radicalmente opposta a quella che caratterizzava la W14. In primis, sotto consiglio di Lewis Hamilton, l’abitacolo è stato arretrato di una decina di centimetri, in quanto l’effetto porpoising presente sia sulla W13 che sulla W14 era gravoso sulla salute dei piloti.

Contemporaneamente, anche il muso è stato arretrato, ed è legato all’ala anteriore sul secondo elemento. L’ala stessa sembra essere stata ulteriormente rifinita, mentre la scocca è stata completamente rinnovata. Successivamente, l’intero pacchetto delle sospensioni ha assunto l’architettura push rod, e nella zona posteriore il cambio è stato reso più corto, con la scatola della trasmissione che è stata adattata per rendere più efficiente l’airflow nel retrotreno. Le pance, invece, hanno una porzione inferiore molto scavata, mentre le prese d’aria corrispondenti adottano una configurazione a P. Infine, si è lavorato molto sull’ala posteriore e il DRS, uno dei punti deboli della W14, per permettere agli alfieri della Stella di poter ottenere picchi di velocità massima inediti. Pertanto, la neonata W15 incarna ambizione nella sua rivoluzione. L’ “all-in” effettuato dal team principal di Mercedes, Toto Wolff, può risultare rischioso, ma allo stesso tempo può garantire risultati inaspettati che, al momento, sono difficilmente immaginabili. Nelle parole del manager austriaco, dunque, vige prudenza, fissandosi il modesto obiettivo di essere una delle inseguitrici di Red Bull, la cui egemonia in Formula 1 sembra incontrastabile.

Di seguito vengono riportate le parole di Wolff: “Sono entusiasta che stiamo per tornare a gareggiare e, naturalmente, curioso ed emozionato di vedere come si comporterà la macchina. Penso che avremo un’indicazione precoce se abbiamo risolto alcuni dei problemi che abbiamo avuto dal punto di vista del telaio. Abbiamo una montagna da scalare per arrivare al vertice, ma siamo concentrati nel farlo. Spero di essere tra gli inseguitori all’inizio della stagione e speriamo di avvicinarci un po’ di più a Red Bull. Da una parte, devi essere realistico riguardo alle possibilità di battere una squadra che è avanti di molto con queste regolamentazioni, e che ha fatto le cose giuste nelle ultime due stagioni mentre noi no. Non ci sono miracoli nello sport, ma dall’altra parte, la nostra ambizione è forte. Red Bull è un progetto vincente e rappresenta il riferimento che vogliamo battere. Non so quando succederà, non abbiamo una sfera di cristallo. Ma sapremo presto quanto sono ancora avanti e quale sia il compito che ci aspetta. Credo che gli ultimi due anni siano stati necessari per riadattarci, ricalibrarci e reinventarci in alcune aree. Abbiamo mantenuto le parti migliori e abbiamo lavorato su ciò che c’era da sviluppare. Abbiamo fatto progressi e non vediamo l’ora di fare il prossimo passo con la W15.”

SportFace