Editoriali

F1, Ferrari: è giusto sostituire Sainz con Hamilton?

Lewis Hamilton e Charles Leclerc
Lewis Hamilton e Charles Leclerc - Foto Xavi Bonilla/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

La clamorosa vittoria di Carlos Sainz a Melbourne ha finalmente riportato la Ferrari alla ribalta in un momento in cui la Red Bull domina la scena della F1. Mentre Sainz ha conquistato la vittoria, il compagno di squadra Charles Leclerc ha raggiunto il secondo gradino del podio, portando alla Ferrari una doppietta che non si vedeva da due stagioni. Nonostante il ritiro di Verstappen causato da un problema idraulico ai freni, c’è il sospetto che Sainz avrebbe comunque lottato per la vetta, dimostrando il grandissimo progresso della Ferrari rispetto alla stagione precedente. Tuttavia, la vittoria di Sainz rappresenta un vero dilemma per la Ferrari, poiché il pilota è destinato ad essere sostituito da Lewis Hamilton nel 2025. Nonostante l’ammissione di Sainz riguardo al colpo ricevuto, ha dimostrato determinazione, velocità sul campo e leadership, atteggiandosi anche da uomo squadra. La sua prestazione, pertanto, ha sollevato diverse discussioni circa il ruolo di prima scelta di Leclerc all’interno del team, ma soprattutto ci si chiede se sia il caso di sostituire Sainz con Hamilton.

 

Il capolavoro di Sainz a Melbourne è stato realizzato nonostante le difficoltà fisiche causate dall’operazione chirurgica subita in contemporanea al week-end di Jeddah. Il pilota spagnolo, nonostante le sofferenze, si è dimostrato un leader, sia sostenendo i compagni dal paddock che ottenendo risultati di rilievo. Tuttavia, se Sainz dovesse continuare a questi livelli, questo potrebbe rappresentare una domanda ricorrente per tutti i tifosi della Ferrari: “Ma è giusto sostituire questo Sainz con Lewis Hamilton?”.

Eppure, in questo periodo storico, fare un confronto tra i due sarebbe alquanto impari, in quanto la W15 del britannico, a causa della crisi della Mercedes, è lontana dal competere per i podi. Nei primi due appuntamenti di questa stagione, Hamilton è stato battuto dal vicino di box George Russell, ma appare evidente come Hamilton stia aiutando Mercedes a sviluppare la propria vettura adottando diversi assetti. Inoltre, il cinismo con cui si sale sul carro vincente di Sainz dopo che Hamilton ha fatto la storia di questo sport è caratteristico di chi soffre di dimenticanza selettiva: può un pilota come Hamilton, che ha accumulato 103 vittorie in 335 gare, sette titoli mondiali e 104 pole position, essere messo in disparte rispetto a “El Matador”, che ha conquistato tre vittorie in dieci anni di carriera? E che solo un anno fa è arrivato terzo nella Classifica Piloti, seppur guidando una W14 spesso incostante?

Se le difficoltà di Hamilton dovessero continuare, questa situazione potrebbe creare tensioni interne alla Ferrari, in quanto l’investimento su Hamilton potrebbe non portare, dal punto di vista sportivo, ai risultati sperati. Ciononostante, ci penserà padre Tempo a darci delle risposte, ma è altamente improbabile che Sir Lewis Hamilton abbia accettato le avances di Ferrari solo per svernare in Rosso. Hamilton è una leggenda dello sport, e come tale, può spostare gli equilibri, e magari zittire qualche bocca larga.

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