
F1 griglia partenza
Parte una nuova diatriba in Formula 1, coinvolti anche i piloti che si giocano il titolo. E’ tutto un disastro.
In queste ore, prende il via il GP degli USA che è una delle tappe fondamentali per l’assegnazione del titolo piloti in F1 quest’anno. Dopo un mondiale dominato dall’inizio alla fine, con poche incertezze ad esempio in Canada, la McLaren rischia di vedersi scivolare via tra le mani la possibilità di riportare questo importantissimo riconoscimento in terra britannica, dopo anni di vittorie di Max Verstappen.
Proprio il pilota olandese, ancora una volta, è l’unico vero e grande ostacolo tra Lando Norris, Oscar Piastri ed il titolo iridato. L’atleta dopo il cambio di guardia nel ruolo di Team Principal nella sua squadra si trova infatti impegnato in un disperato ma ancora fattibile recupero di punti, nel tentativo di riprendersi il vertice della classifica dei Piloti e portare a casa la vittoria.
I due piloti di McLaren non hanno mostrato la tenuta psicologica necessaria per vincere un titolo, negli ultimi GP, regalando molto a Verstappen sopratutto a Baku dove hanno pure mostrato di non avere una coordinazione come compagni di squadra così ottima come si sarebbe potuto pensare inizialmente. La situazione si fa rovente e la squadra Papaya deve intervenire prima che sia troppo tardi.
Disastro a Woking, Piastri contro Norris!
Proprio alla vigilia della tappa in USA del mondiale, la squadra fa sapere che ritiene Norris responsabile per la sciagurata manovra in fase di partenza a Singapore che ha compromesso la gara di Piastri. Dinamiche simili rischiano sempre di spezzare la squadra e in un momento così delicato, l’ultima cosa che serve è una lotta fratricida tra i due piloti che si stanno contendendo il titolo.

Più ottimista almeno in apparenza è proprio Piastri che tira in ballo le cosiddette Papaya Rules ovvero le regole interne di McLaren che devono vigilare sul comportamento di entrambi i piloti: “Le papaya rules che abbiamo in McLaren? In definitiva, abbiamo messo in atto quel quadro normativo per una ragione e non c’è motivo di cambiarlo ora. La questione è stata risolta e ora guardiamo al futuro”.
Insomma, tutto risolto? Potremo scoprirlo solo in pista. Più volte nelle ultime gare abbiamo avuto la forte impressione che tra Piastri e Norris non ci sia questa grande chimica. E tra i due litiganti, spesso il terzo gode, specie se è un quattro volte campione del mondo che insegue decisamente il quinto titolo.