
Pogacar - Foto ERIC LALMAND/Belga/Sipa USA
Lo sloveno scrive un’altra pagina di storia del ciclismo: trionfo in solitaria a Bergamo nella Classica delle Foglie Morte, decima Monumento in carriera e record su record. Evenepoel ancora battuto, Storer completa il podio.
Tadej Pogacar ormai non ha più limiti. Il fuoriclasse sloveno della UAE Emirates XRG vince per la quinta volta consecutiva Il Lombardia, firmando la 119ª edizione della Classica delle Foglie Morte e affiancando Fausto Coppi nell’albo d’oro come plurivincitore della corsa (anche se il Campionissimo non riuscì mai nell’impresa di farlo per cinque anni di fila).
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Per Pogacar, 27 anni, campione del mondo ed europeo in carica, è la decima Monumento in carriera, la terza del 2025 dopo Fiandre e Liegi, con cui replica un’accoppiata riuscita soltanto a Eddy Merckx. Lo sloveno diventa così il primo corridore capace di centrare per tre volte il bis Tour de France–Lombardia e il primo a vincere la classica bergamasca due volte in maglia iridata.
La corsa si è decisa sul Passo di Ganda, quando la UAE Emirates ha preso in mano la gara con Jay Vine a fare selezione. Ai -36 km Pogacar ha accelerato, staccando tutti, ricucendo su Quinn Simmons e poi volando via da solo verso Bergamo. Remco Evenepoel ha provato a resistere ma, come già ai Mondiali di Kigali e agli Europei in Francia, ha dovuto accontentarsi della piazza d’onore, staccato di 1’48”. Sul terzo gradino del podio l’australiano Michael Storer (Tudor Pro Cycling), a 3’14”.
Nella top ten anche altri due uomini UAE: Isaac Del Toro quinto e Jay Vine nono. Un dominio di squadra che ha reso possibile l’ennesimo capolavoro dello sloveno, già protagonista in questa stagione di successi pesantissimi come Strade Bianche, Freccia Vallone, Tre Valli Varesine, oltre a titoli e classifiche generali in serie.
Numeri da leggenda che lo avvicinano sempre più a Merckx, il Cannibale: e chissà dove arriverà ancora Pogacar, che a 27 anni sembra solo all’inizio di una carriera destinata a riscrivere ogni record.