Serie B

Palermo, Gardini: “Stiamo rispettando le tappe, presto la Serie A”

Palermo esultanza
Palermo esultanza - Foto Gabriele Masotti/IPA Sport

L’amministratore delegato del Palermo Giovanni Gardini ha parlato a Torretta in occasione dell’inaugurazione del centro sportivo: “Noi siamo in linea con quelli che erano gli obiettivi sia per quanto riguarda gli aspetti economici che sportivi. Quando sono arrivato c’erano in società 4-5 dipendenti, oggi siamo quasi 40. Poche plusvalenze? Noi non siamo un club che deve vendere per trovare risorse. Sul piano calcistico lo scorso anno il Palermo ha rispettto quello che ci eravamo proposti, quest’anno solo nelle ultime settimane ci sono state difficoltà ma l’obiettivo può essere ancora raggiunto. Il risultato finale va raggiunto attraverso delle tappe che stiamo rispettando. La risposta che abbiamo avuto dalla città tra abbonamenti e aspetti commerciali è stata al di sopra delle aspettative“. Contro la Sampdoria l’esordio del nuovo allenatore Mignani, subentrato a Corini: “Il Palermo è riuscito a portare a casa un risultato importante interrompendo l’emorragia di sconfitte, un buon punto di partenza. Mignani per il futuro? Ha un contratto fino al 30 giugno 2025. Siamo sempre legati ai risultati, ma questo vale per tutti, anche per me“.

L’ad rosanero ha poi proseguito: “Un viaggio è fatto di diverse tappe positive e negative. Il nostro obiettivo è di portare il Palermo il più in alto possibile, raggiungendo la serie A al più presto. L’importante è arrivarci e avere la struttura per poterci stare. Senza il centro sportivo sarebbe come andare in macchina senza le ruote. Il Palermo è appena sotto il City nella galassia del gruppo, ha enorme potenzialità nonostante sia una città del sud, del resto se è stato scelto rispetto ad altri club che ci erano stati proposti ci sarà un motivo. Palermo un giorno in Champions? L’importante è non porsi mai dei limiti, gli obiettivi devono essere stimolanti. Non c’è squadra senza staff e intendo tutti, bisogna costruire, trovare le persone giuste e questo necessità di tempo e se si pensa dove eravamo quando siamo arrivati non si può dire che non ci siano stati risultati. Se c’è stato qualcosa di sbagliato? Il passato serve solo per migliorarsi e limitare il numero di errori perché nel calcio vince chi sbaglia meno“.

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