Nicolò Fagioli rischia di essere la cosiddetta punta dell’iceberg nel caso scommesse che ha coinvolto anche Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. A riferirlo è Repubblica, che ha approfondito la situazione, anticipando possibili risvolti e svelando ulteriori dettagli. Dopo essersi autodenunciato, Fagioli ha infatti consegnato il proprio smartphone alle forze dell’ordine, le quali sono dunque risalite a tanti altri calciatori coinvolti in questo giro di scommesse su siti illegali. Secondo il quotidiano sarebbero oltre dieci i giocatori i giocatori coinvolti, di Serie A ma non solo, di cui almeno uno della Juventus.
Trattandosi appunto di betting su piattaforme illegali e non di calcioscommesse, dunque non della deliberata alterazione dell’esito di una partita, nessuno dei giocatori andrà incontro a conseguenze penali. Tuttavia il caso è destinato a far discutere e soprattutto ad espandersi ulteriormente. Infine, Repubblica ha citato una fonte investigativa secondo cui a Coverciano ci si aspettava l’arrivo delle forze dell’ordine e che lo scoop di Fabrizio Corona non ha fatto altro che aumentare il rischio della cancellazione delle prove e, contestualmente, accelerare i tempi.