Serie A

Napoli, il ‘Maradona’ grida ‘No al razzismo’. Poi la squadra si inginocchia come nella campagna BLM

Juan Jesus
Juan Jesus - Foto Luigi Canu/IPA Sport

Dopo l’assoluzione di Francesco Acerbi dall’accusa per il presunto insulto razzista a Juan Jesus, il Napoli ha deciso di non aderire alle iniziative della Lega Serie A sull’antirazzismo e ha annunciato di voler agire in autonomia sul tema. Prima del match casalingo contro l’Atalanta, il club partenopeo ha ospitato sul terreno di gioco l’attore Marco D’Amore, noto per il ruolo di ‘Ciro’ in Gomorra: “Queste sono parole che vengono da lontano e recitano così. Troppo hanno visto i nostri occhi, troppo hanno udito le nostre orecchie, troppo hanno taciuto le nostre lacrime. Ma non è questo il tempo dell’indifferenza, della non curanza. Napoli, fai sentire la tua voce, senza vergogna e senza paura. Diciamo insieme ‘No al razzismo’”. Il ‘Maradona’ ha quindi urlato all’unisono il ‘No al razzismo’ invocato dall’attore. Juan Jesus oggi è titolare nella formazione titolare schierata da Francesco Calzona. E lui, insieme ai compagni di squadra, si è inginocchiato (gesto reso celebre dalla campagna Black Lives Matter) al momento dell’inno della Lega Serie A. Questo quindi il messaggio della società partenopea contro il razzismo.

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