Serie A

Napoli, De Laurentiis: “Il calcio va inteso come impresa”

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis - Foto Antonio Fraioli

“O il calcio lo si intende come un’impresa, e purtroppo in Italia lo è a metà, o non si va da nessuna parte. Il mio modello è sempre stato il Cinema, ho toccato con mano circa 400 film e ho imparato a fare il mestiere dell’imprenditore puro”. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nel corso dell’evento “Merger & Acquisition Summit. Le fusioni e le acquisizioni in Italia, i grandi investitori, le aree interessate e i protagonisti del settore”, organizzato dal Sole 24 Ore. Il numero 1 del club partenopeo si sofferma sul tema dei fondi che “sono una cosa importantissima, però di solito devono investire in un settore per dare redditività ai propri investitori, sottraendo la redditività al settore stesso. Sono stato contrario ai fondi perché di calcio non capiscono nulla, è un mondo complicato, bisogna starci dentro. Puoi fare una media company con i più grandi manager, ma non è detto che questi ti assicurino il risultato”. E aggiunge: “Quel che mi infastidisce della nostra Lega è che le proprietà non sono presenti, non è detto che ci sia sempre un signor manager come Scaroni con cultura imprenditoriale di razza. Ci sono anche personaggi che non hanno attributi per nuotare nell’oceano”.

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