Sportface TVOriginals
Serie A

Morata spiega l’addio al Milan: “Lì per Fonseca, poi il progetto è cambiato”

Alvaro Morata Milan
Alvaro Morata of AC Milan reacts during Serie A 2024/25 football match between AC Milan and SSC Napoli at San Siro Stadium

Arrivato in estate come soluzione “low cost” ma con l’euforia dell’Europeo vinto con la Spagna, l’avventura di Alvaro Morata al Milan è durata appena sei mesi e non si è certo conclusa nel migliore dei modi. Dopo un impatto convincente più per le prestazioni che per i gol (6 in 25 apparizioni totali), piano piano l’attaccante spagnolo è apparso sempre più in difficoltà, seguendo un po’ quello che è stato l’andamento negativo della stagione dei rossoneri. Fino all’addio di Paulo Fonseca, definitiva pietra tombale anche sulla permanenza di Morata a Milano.

L’ex Juventus e Chelsea, tra le altre, ha infatti spiegato a Marca di aver patito l’addio del tecnico portoghese: Sono andato al Milan per il mister Fonseca, che mi ha dimostrato di volermi davvero, ma dopo pochi mesi un progetto che sembrava una cosa è diventato un’altra. E quindi non mi sentivo a mio agio, io ero andato lì per stare con Fonseca”. A quel punto, la necessità di cambiare aria: “La mia testa e il mio corpo mi dicevano di andare via”, ha aggiunto Alvaro.

Alvaro Morata

Alvaro Morata, Galatasaray – Foto IPA

Morata sulla nuova avventura al Galatasaray: “Felice di essere in Turchia”

Dall’addio al Milan all’approdo al Galatasaray, una scelta di cui Morata si dimostra ancora entusiasta: “Sono molto felice a Istanbul. Sto vivendo un’esperienza che a prima vista può sembrare diversa, ma ho trovato un Paese meraviglioso, un club incredibile e persone estremamente simpatiche. Amo la vita che faccio qui e sono molto felice di essere venuto”, ha spiegato. E non manca l’ambizione al classe 1992, che vuole continuare a giocare nel calcio che conta: “Vogliamo vincere il campionato e giocare nella prossima Champions League. Per me è importante perché voglio continuare a giocare ai massimi livelli”.

In effetti, è ormai da tanti anni che Morata gioca ad altissimi livelli, e l’attaccante iberico non nasconde i momenti di difficoltà: “Mi diverto ancora a giocare a calcio, anche se alle volte un po’ meno. Si tratta comunque di un lavoro, con il passare degli anni diventa difficile capire certe cose. A volte ho sofferto più di quanto avrei dovuto. Col tempo ho capito che non posso combattere: ciò che voglio è essere felice e godermi gli ultimi anni della mia carriera, cercando di dare il massimo”. Il futuro, in particolare, secondo la volontà di Alvaro, si chiama Getafe.

D’altronde, è proprio nella squadra di Madrid che Morata è cresciuto, partendo dalle giovanili per poi passare al Real Madrid, dove è esploso. “In futuro vorrei ricambiare la stima e l’affetto che il presidente del Getafe, Ángel Torres, mi ha dimostrato quando avevo 13 anni – ha spiegato Morata –. Il mio cuore chiede di tornare lì e godermi un anno o due, o quel che sarà. Spero di riuscirci dopo questa esperienza in Turchia. Magari non ci sarà posto per me, non lo so, ma mi piacerebbe molto giocare nel Getafe e concludere la mia carriera”.

Change privacy settings
×