In Evidenza

Milan-Juventus, Locatelli decisivo 7 anni dopo: Allegri rilancia ambizioni scudetto

Manuel Locatelli Juventus
Manuel Locatelli - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

22 ottobre 2016: un 18enne Manuel Locatelli fulmina Gianluigi Buffon e fa esplodere il ‘San Siro’ rossonero per l’1-0 che piega la Juventus. Il 22 ottobre 2023 la storia si ripete ma a parti invertite: adesso Locatelli è uno dei perni di centrocampo dei bianconeri e di Allegri, che sette anni prima aveva incassato, da avversario, la botta da fuori del suo giocatore. Ne è servita una meno potente e pulita, ma altrettanto efficace con una buona dose di fortuna e la mano invisibile della cabala: una partita ‘sporca’, vinta di misura e pesantissima in chiave classifica. Tre punti che permettono alla ‘Vecchia Signora’ di accorciare a -2 dalla vetta, ora occupata dall’Inter e a rilanciare le proprie ambizioni scudetto.

Un primo tempo bloccato, quello di San Siro, in cui gli episodi girano però pesantemente a favore degli ospiti. Al 15′ Szczesny si supera sulla girata di Giroud e tiene inchiodato il risultato sullo 0-0, nonostante la pressione costante dei rossoneri nella metà campo avversario ma mai realmente pericolosi come col centravanti francese. In difesa, il Milan accetta il 2 vs 2 con le coppie TomoriThiaw e KeanMilik e non corre alcun pericolo, almeno sino al 40′. Qualche minuto prima dell’intervallo, infatti, Kean indovina lo spunto e aggira Thiaw, costretto a fermarlo con le cattive per evitare la galoppata dell’azzurro verso la porta di Mirante: rosso sventolato da Mariani e ago della bilancia che adesso pende dalla parte degli uomini di Max Allegri.

Il match, tuttavia, rimane equilibrato e spigoloso. Il Milan non ci sta, nonostante l’inferiorità numerica approccia con personalità nella ripresa ma, nuovamente, viene castigato dalla cattiva sorte. Al 63′ Locatelli riceve dai 30 metri, carica il tiro e viene premiato da una sfortunata deviazione di Krunic, entrato in campo qualche minuto prima, che non lascia scampo all’incolpevole Mirante. Il finale è caratterizzato da grande nervosismo, Allegri si toglie giacca e cravatta e scalpita in area tecnica, Vlahovic manca il tap-in del raddoppio ma la sostanza non cambia. Il Milan perde il secondo big match del suo campionato dopo il tremendo ko del derby, non il modo migliore per iniziare una settimana di fuoco tra Psg e Napoli. La Juventus non ruba l’occhio, porta a casa tutta la posta in palio pur con Vlahovic e Chiesa a mezzo servizio ma è sempre lì, assieme alle milanesi.

 

SportFace