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Lo strano caso del Napoli: in casa media da retrocessione, in trasferta meglio solo l’Inter

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia, Napoli - Foto LiveMedia/Agostino Gemito

Bella fuori, brutta dentro. E’ l’estrema sintesi del primo terzo abbondante di stagione del Napoli, che con un andamento schizofrenico sta arrancando in campionato per un semplice motivo, a livello statistico: in casa ha una media punti da lotta per non retrocedere, che fa a pugni, invece, con quanto raccolto in trasferta, dove gli azzurri sono imbattuti e hanno fatto peggio soltanto dell’Inter capolista e ieri nettamente vincitrice nello scontro diretto del Maradona. Una sfida, quella finita 0-3 per i nerazzurri, che ha di fatto sancito come i partenopei si siano tirati fuori dalla lotta scudetto e che ora dovranno stare anche attenti in chiave quarto posto, dove la concorrenza di Roma e Fiorentina, dell’Atalanta in flessione e della Lazio che risalirà, si fa serrata.

Così come l’anno scorso a parlare erano i numeri ancor prima dello splendido calcio della banda Spalletti, con l’imbattibilità fino a gennaio, il filotto di vittorie, le porte inviolate e i gol segnati ai primi posti delle speciali classifiche, parlano le statistiche anche in questa stagione fin qui deludente, con Mazzarri che pare aver dato una lieve scossa, ma non abbastanza, per il momento, per invertire un trend preoccupante iniziato con Rudi Garcia. E’ impensabile che a fine stagione le medie possano essere queste e giocoforza si andrà a livellare un po’ il tutto, ma sette partite in casa e altrettante in trasferta sono già un ottimo punto di partenza per scindere i due andamenti e metterli a confronto.

Ebbene, emerge come la squadra azzurra abbia totalizzato la miseria di sette punti in casa in sette partite, media assolutamente da retrocessione visto che soltanto quattro squadre, tra cui l’Udinese che non ha mai vinto, hanno fatto peggio. Tra le mura amiche, in questa stagione, il Napoli ha battuto per l’appunto soltanto i friulani appena citati e il Sassuolo, e non vincono dal 27 settembre al Maradona. Quattro sconfitte, seppur con avversarie di rilievo a parte l’Empoli (Lazio, Fiorentina, Inter) e il pareggio in rimonta col Milan completano il conto. Se aggiungiamo la Champions, discorso analogo: sconfitta col Real Madrid, pareggio con l’Union Berlino, e se si dovesse perdere anche col Braga il rischio è la drammatica eliminazione.

Tutt’altro discorso per quanto riguarda le trasferte, visto che gli azzurri si sono sicuramente distinti per ottimi blitz contro le piccole, in partite spesso dominate o comunque risolte senza patemi d’animo. Cinque vittorie (di cui quattro consecutive) più due pareggi (contro Genoa e Bologna) rendono la squadra ora allenata da Mazzarri la seconda per rendimento fuori casa, dietro appunto solo all’Inter. In Champions arrivato l’unico ko lontano dal Maradona pochi giorni fa con i marziani del Real Madrid, ma anche le uniche due vittorie del girone. Insomma, è chiaro come da qui in avanti conti tantissimo equiparare al rialzo i due rendimenti, renderli una cosa sola, omogenea, o la stagione rischia di prendere una piega tremenda.

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