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Lazio, tentazione Marcos Antonio col Sassuolo. Dionisi punta sulla ‘bestia nera’ Berardi

Marcos Antonio, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Stavolta la tavola non è apparecchiata, per usare le parole di Maurizio Sarri. Il Napoli preferirebbe vincere il suo Scudetto sul campo e non dalla tv, ma in ogni caso la Lazio torna ad essere indirettamente protagonista dello Scudetto della squadra di Spalletti. La squadra di Sarri giocherà prima del Napoli, mercoledì sera in casa col Sassuolo. Se la Lazio non farà punteggio pieno contro i neroverdi, il titolo andrà aritmeticamente al Napoli, ancora prima di scendere in campo. L’imperativo in casa biancoceleste è vincere per blindare il secondo posto e lasciarsi alle spalle le sconfitte contro Torino e Inter. Due passi falsi che hanno tolto qualche certezza ad una squadra apparsa solida e lucida sotto porta per più di un mese. Contro il Sassuolo Sarri dovrà rinunciare a due punti fermi: Romagnoli, squalificato, e Cataldi ai box per infortunio. Se in difesa non ci sono dubbi con Patric che affiancherà Casale, a centrocampo il tecnico deve sciogliere il dubbio principale. Vecino è stato il sostituto naturale di Cataldi, ma contro l’Inter è entrato in modo spaesato, regalando la palla del 3-1 a Lautaro nel finale. Ecco così che potrebbe scattare l’ora di Marcos Antonio. Terzo acquisto più caro dell’estate (7.5 + 2 di bonus), il regista brasiliano non gioca titolare dal 10 novembre quando fu scelto da Sarri per orchestrare il centrocampo contro il Monza. Milinkovic-Savic e Luis Alberto non sono in discussione, mentre in attacco il tridente dovrebbe essere composto da Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. Un altro ballottaggio in difesa riguarda Hysaj, insidiato da Lazzari nella fascia di competenza di Laurienté, uno dei principali pericoli di un Sassuolo che si presenta senza gli squalificati Pinamonti e Maxime Lopez. Spazio a Defrel e Obiang. Caratteristiche diverse per una squadra che sogna di eguagliare i 46 punti dopo 33 giornate della scorsa stagione. L’intoccabile per Dionisi è il ritrovato Domenico Berardi, che in poco più di mezz’ora ha risolto da solo la gara con l’Empoli con il gol e il rigore della rimonta. Solo contro il Milan (11) l’attaccante azzurro ha segnato più gol in Serie A che contro la Lazio (nove in 14 gare). Sarri è avvisato in uno snodo fondamentale per il secondo posto.

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